Tortoreto, piazza della chiesa, Carusi: si sta per consumare scelta scellerata

Tortoreto. Un incontro pubblico per spiegare alla cittadinanza quella che è l’evoluzione relativa alla realizzazione, a Tortoreto, nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria Assunta.

 

 

E’ quello che chiede Nico Carusi, capogrogruppo del Pd in consiglio comunale a nome dell’intero gruppo. Questo alla luce di voci (ma non solo) che rigurdano proprio l’intervento che investe lo spazio “pubblico” davanti alla chiesa del Lido. Carusi, infatti, sostiene che l’ente avrebbe imposto di sacrificare il 30% dello spazio destinato allo spazio pubblico per realizzare una stradina provvisoria che “avrebbe uno scopo: quello di essere al servizio di costruttori che sarebbero in procinto, in quella zona, di realizzare nuove palazzine.
“Più precisamente”, argomenta Carusi, ” con questa volontà politica l’amministrazione vorrebbe realizzare una struttura a spese della collettività al solo fine di far risparmiare soldi alle solite caste costruttrici che eviterebbero così di realizzare opere private a loro carico sfruttando iniziative pubbliche realizzate ad hoc, e ,come se non bastasse, sottraendo spazi destinati alla collettività.Invito tutti i cittadini a dire basta a questo sistema di fare politica. Facciamo appello alla coscienza di tutti affinchè si fermi l’ennesima azione scellerata di chi gestisce la cosa pubblica come un azienda privata. Questa amministrazione ha affidato direttamente appalti sempre ai soliti noti. E’ a tutti comprensibile che un Ente pubblico operante nella trasparenza e nella legalità delle azioni, nella condivisione progettuale e rotazione di affidamenti e incarichi, non può che esser garanzia e risorsa di lavoro e sviluppo socio-economico per la comunità e per gli imprenditori stessi che nulla hanno da temere o da perdere se guidati dalle linee direttive di tali principi. Anzi ciò permetterebbe di dare pari opportunità lavorative seguendo elementari regole di correttezza e concorrenza. E’ ora di dire basta ad inciuci e compromessi”.

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