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Teramo, la visita di Angelino Alfano “incombe” sui locali occupati dell’ex Oviesse

Teramo. La visita di Angelino Alfano domenica prossima al Teatro Comunale apre di fatto il problema ordine pubblico attorno ai locali occupati dell’ex Oviesse occupati dagli artisti.

Al momento, infatti, il leader del Ncd e vice presidente del Consiglio è atteso con i ministri Lorenzin, De Girolamo, Quagliarello e Lupi proprio nello stesso stabile occupato da Melozzi e gli altri. Nelle prossime ore si valuterà se attuare lo sgombero degli artisti (come richiesto dal sindaco Brucchi che vuole rientrare in possesso dei locali), oppure dirottare Alfano al Parco della Scienza.

Le domande del candidato sindaco Pomante. Non si placa nel frattempo la polemica politica attorno ai locali occupati dell’ex Oviesse. A rispondere al primo cittadino Maurizio Brucchi (che lo aveva indicato come sempre presente proprio nelle vicinanze di inizio corso San Giorgio), è il candidato sindaco Gianluca Pomante. «Sono stato presente fin dal primo giorno all’evento dell’occupazione perché, vista la sua irragionevole assenza e considerato il coinvolgimento di alcuni carissimi amici da ambo le parti, dopo i primi momenti di concitazione ho ritenuto opportuno intervenire – spiega Pomante – e cercare di placare gli animi per trovare una mediazione tra le posizioni degli artisti e quelle delle forze dell’ordine. Ho svolto il ruolo di conciliazione che avrebbe dovuto svolgere lei, signor sindaco, in qualità di primo cittadino e di autorità di pubblica sicurezza. Se l’immobile adibito a sede del Teatro Comunale è effettivamente concesso in uso gratuito ad una società che organizza eventi e spettacoli, cosa impedisce di affidare gli altri spazi agli artisti che ne hanno fatto richiesta? Se l’immobile è inagibile – prosegue Pomante – come da lei dichiarato, come poteva il locale essere utilizzato dalla Oviesse fino a due mesi fa? Considerato che l’asta è andata deserta (nessun imprenditore avrebbe mai investito su un bando in odore di illegittimità, prevedendo un contenzioso), se l’intenzione era fin dall’inizio quella di destinare i locali alla stessa funzione chiesta dagli artisti, cosa Le impedisce ora di ascoltarli? A mio avviso – conclude – dovrebbe adottare la seguente soluzione: chieda la costituzione di un tavolo di lavoro, sotto la supervisione di S.E. il Prefetto di Teramo, affinché si trovi la soluzione giuridica e tecnica che consenta di conciliare le richieste degli artisti con quelle del Comune e delle Forze dell’Ordine. Quindi bandisca un concorso per la presentazione di progetti per il nuovo teatro comunale».