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Teramo, Brucchi scopre le carte: «Nei locali occupati realizzeremo il nuovo teatro»

Teramo. L’ira funesta del sindaco Maurizio Brucchi si abbatte sull’occupazione dei locali dell’ex Oviesse, che costringe il primo cittadino di Teramo a «svelare» una carta sulla quale, forse, puntava per la campagna elettorale. L’amministrazione comunale ha già pronto un progetto che riguarda il vecchio teatro comunale e, dunque, anche i locali occupati in questo momento dalla protesta degli artisti: realizzare lì il nuovo teatro.

Un’idea passata (il rendering mostrato risale ai tempi di Chiodi primo cittadino) ma quanto mai attuale. «Ho deciso di dire basta, non ci sto più – sbotta Maurizio Brucchi in una conferenza stampa convocata d’urgenza – Questa è la nostra idea del vecchio teatro, farne uno nuovo, allargando il palcoscenico, costruendo nuovi camerini e tanto altro. Ma per fare tutto ciò ci vogliono le risorse: non ci rifugeremo sul project financing, ma venderemo dei terreni a Madonna delle Grazie e a Piano d’Accio, oltre a fare appello alla Fondazione Tercas. Da qui contiamo di riuscire ad avere quegli otto, nove milioni di euro che ci servono per rendere realtà il nostro progetto. Il bando? La nostra è un’idea a media-lunga scadenza, per questo abbiamo indetto un bando dal quale poi era possibile recedere dopo tre anni». E continua: «Nessuno ha mai detto che lì verrà un fast-food cinese o un centro commerciale. Ci stiamo continuando a muovere in una situazione di equilibrio spiacevole».

Referendum. «Il prossimo 25 maggio sarà non solo il momento di eleggere il primo cittadino di Teramo, ma anche quello del referendum. Saranno i cittadini a dire se vogliono la realizzazione del nostro progetto che riguarda il nuovo teatro o se ne vogliono un altro».

Sugli occupanti. «Avremmo dovuto fare in questi giorni una verifica strutturale all’interno dell’edificio, non ci è stato consentito – continua il primo cittadino – Qualcuno ha deciso di occupare e non si può fare, è contro la legge. Posso dirvi che i teramani non la vogliono questa occupazione. La proposta degli artisti fatta in Prefettura? Non si può organizzare nessuna Mostra di Arti Contemporanee, sono locali inagibili. Comunque abbiamo richiesto di rientrare in possesso dei locali. Noi abbiamo fatto i nostri passi, ora sta al Prefetto ed al Questore valutare. Gli spazi per la cultura ci sono – prosegue il primo cittadino – l’Arca, la sala Ipogeo… sono e saranno dedicati alla cultura ed ai giovani».

Il bando. «Non è arrivata nessuna domanda in tempo utile – svela Brucchi – Secondo noi quello che sta accadendo ha influito e valuteremo eventuali mosse. Un altro bando? Attendiamo, non vorremmo indirlo ed avere i locali occupati».