“E’ inaccettabile che l’abnegazione dei lavoratori, la loro professionalità e il loro sacrificio non trovino riscontro la giusta retribuzione – affermano Amedeo Marcattili e Andrea Salvi – Non è più tollerabile che a distanza di un anno ancora non vengano corrisposti i giusti compensi e rimborsate le spese sostenute”. I sindacati minacciano di passare alle maniere forti: “Il rischio di sospensione dei servizi, unitamente alla attivazione di tutti i mezzi legali e contrattuali, diventerà reale qualora entro il prossimo mese di gennaio non verrà corrisposto il dovuto – affermano – Il nuovo Direttore Generale batta un colpo e dia la priorità alla soluzione dei veri problemi della nostra sanità”.