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Nereto, riqualificazione Menti: per il Pd (e autorità di vigilanza) appalto illegittimo

Nereto. Appalto illegittimo per la riqualificazione del vecchio campo sportivo Menti. Ad affermarlo è il  Pd di Nereto, sulla scorta del parere dell’autorità di vigilanza sui lavori pubblici.

” L’autorità ha rilevato numerose irregolarità”, si nelle in una nota dei Democratici, ” nella lettera di invito rivolto a cinque ditte invece che a 10, nella fase di di controllo della documentazione tecnico-amministrativa per la validazione del progetto, nella mancata richiesta delle autorizzazioni necessarie per l’inizio dei lavori da parte del Genio Civile e del Comando dei Vigili del Fuoco.
In pratica, l’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici ha pienamente riconosciuto la legittimità delle contestazioni formulate prima dal Partito Democratico e poi dal Segretario Comunale”. Gli stessi consiglieri del Pd aveva chiesto di annullare in autotutela nella seduta consiliare dello scorso 7 giugno.” La determina del Responsabile del Procedimento” sostiene ancora il gruppo consiliare, “che ha generato una procedura di gara chiaramente illegittima, e non ha tenuto conto dell’autorevole parere del proprio Segretario Comunale, il quale, nelle sue funzioni di controllo di regolarità degli atti, ha chiaramente espresso un parere di illegittimità della procedura di gara, con “l’obbligo per l’Amministrazione a non procedere alla stipula del contratto, pena l’annullamento d’ufficio dell’aggiudicazione” Il Partito Democratico, con un esposto a firma anche del Comitato cittadino “Giù le mani dal Romeo Menti”, ha chiesto all’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici di esprimere il parere di merito sulle presunte irregolarità del bando.  “L’Amministrazione Comunale”, si legge ancora, ” avrebbe potuto e, soprattutto, dovuto intervenire cercando di evitare il protrarsi di una situazione di contrapposizione, avrebbe potuto fare una delibera di indirizzo chiedendo al RUP di sospendere le procedure di gara fino, ad esempio, alla pronuncia dell’AVCP.Invece, l’Amministrazione Comunale, come se niente fosse, ha scelto di andare avanti, con un’ostinazione ed un’ottusità che hanno contraddistinto il suo operato fin dai primi passi di questa lunga vicenda; si è lasciato che tutto fosse avvolto da un silenzio complice e da una immobilità o incapacità di decidere per il bene del paese. Ha permesso che il Contratto venisse firmato (pur tra mille dubbi di legittimità), ha consentito che i lavori cominciassero, ha avviato l’opera di distruzione del Romeo Menti.
Adesso, viene da chiedersi:qual è il motivo per cui l’Amministrazione Comunale non ha inteso attendere l’espressione del parere dell’AVCP? quale azione intende mettere in campo l’Amministrazione Comunale per evitare la possibilità di instaurare un contenzioso con la Ditta Appaltatrice,  che potrebbe avere pesanti ripercussioni sia sul bilancio dell’Ente che, soprattutto, sul futuro del campo sportivo?
Tanto fango è stato gettato sul Partito Democratico di Nereto specialmente dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Nereto che ha definito le nostre posizioni come un “abbaglio e delle interpretazioni di parte”, accusandoci di “mistificare la realtà” e di rilasciare “avventate dichiarazione e pericolose illazioni”. Dopo gli ultimi fatti ci aspettiamo che lo stesso Assessore ai Lavori Pubblici ritiri le sue affermazioni e ci chieda pubblicamente scusa perché i fatti danno ragione al Partito Democratico”.