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Tortoreto, scuole fatiscenti: si spendono soldi ma i problemi restano

Tortoreto. Soldi investiti nelle scuole, sia vecchie (diverse) che meno vetuste (poche) ma problemi non risolti. La recente ondata di maltempo, infatti, ha scoperto un vecchio nervo, che è rappresentato dagli edifici scolastici cittadini, che hanno fatto registrare qualche problema in fatto di allagamenti.

Alcuni esempi sono evidenti. Nell’asilo nido di via Carducci, oggetto durante l’estate di alcuni interventi di adeguamento strutturale si sono registrate delle infiltrazioni di acqua nella giuntura di demarcazione con la nuova ala. Identici problemi nella scuola materna di via Giovanni XXIII. L’acqua è filtrata dalla porta anti panico e dal locale mensa. Stesso problema per le scuole elementari, dove l’acqua è penetrata dal soffitto e dgli infissi, per depositarsi sulla scalinata. Problemi forse comuni a diversi edifici, pubblici e privati, che il maltempo ha riproposto però in tutta la sua evidenza. A Tortoreto, però, il problema investe in ragionamento molto più ampio, anche perchè nel corso degli ultimi anni l’ente ha speso diverse migliaia di euro per sistemare gli edfici scolastici, in alcuni casi sono decisamente fatiscenti, ma senza alternative concrete, al momento, non esistono tante vie d’uscita. Se non quelle di una diversa programmazione, per delineare, in ottica futura, una soluzione del problema. Su questo ragionamento si innestano le punzecchiature di Nico Carusi, capogruppo consiliare del Pd. “Negli ultimi quattro anni e mezzo l’amministrazione Monti”, dice Carusi, “si è vantata di aver investito  nelle strutture scolastiche svariate centinaia di migliaia di euro di spesa pubblica. Eppure durante la copiosa precipitazione dei giorni scorsi, sono emerse una serie di problematiche. Per quanto rigurda l’asilo nodo, va verificato se dopo i lavori effettuati la scorsa estate, tutto sia in regola con i permessi di agibilità.  Investire soldi pubblici su strutture vecchie e fatiscenti, significa avere strutture vetuste su cui intervenire  con una certa regolarità e frequenza nel tempo. Oltre alla carenza di organizzazione e programmazione, questa classe dirigente manifesta ormai in maniera palese ed evidente, lacune tecniche e incapacità amministrativa. Si stanno controllando anche gli affidamenti diretti e si verificheranno tutti gli iter ed eventuali stati di avanzamento delle ditte appaltatrici. Questo non perché credo che ci siano irregolarità ma in nome della trasparenza e della legalità. Per noi è un atto dovuto. Concludo dicendo che un amministratore che non getta le basi per la scuola del futuro, restituendo ai settori della formazione, centralità e risorse, non solo blocca la crescita dei nostri figli ma ne condiziona negativamente il corso della loro vita. E’ per questo motivo che invito l’amministrazione Monti, che si è vista negare i fondi per l’edilizia scolastica, ad interpellare e ad opporsi alla Regione Abruzzo, in  merito al bando e alle modalità con la quale ha erogato finanziamenti”.