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Toga Party a Tortoreto: le precisazioni di Antonio Di Giovanni

Tortoreto. Il Toga Party di Ferragosto a Tortoreto continua a far notizia, sopratutto per la raffica di denunce da parte dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica e della locale stazione, nei confronti degli organizzatori per una serie di irregolarità accertate nel corso di tre mesi di indagini.

La vicenda, però, ha creato un dibattito che investe anche la sfera politica. In questo contesto, si innesta la lettera di Antonio Di Giovanni, capogruppo di maggioranza al Comune di Tortoreto e in qualche modo tirato in ballo nella vicenda, visto che la festa si è svolta nella villa di famiglia.

 

 

La lettera


“La villa in cui si è svolta la festa  è notoriamente di proprietà di mia moglie, il cui nome, però,  non avrebbe fatto  notizia , per cui si è preferito spendere il mio, in quanto persona  conosciuta  e per il ruolo che ricopro in amministrazione.Capisco che tutto ciò possa rientrare  nei costi che deve pagare  chi riveste incarichi pubblici, ma fa capire bene anche come alcune volte la strumentalizzazione politica cerca tutti gli appigli pur di denigrare e mettere in cattiva luce chi riveste un ruolo pubblico. Per ritornare alla festa , mi preme informare, i pochi che non lo sapessero, che essa è una consuetudine quasi  ventennale, nata quando un gruppo di ragazzi quindicenni, nei primi anni Novanta, hanno preferito trascorrere, con buona pace di tutti i genitori, la famosa “ nottata di Ferragosto “ invece che sulla spiaggia e sotto qualche ombrellone di uno stabilimento balneare, in un giardino,  di circa 2000 metri quadrati, lontano da pericoli e rischi di ogni genere.  Da allora e in tutti questi anni , compreso il 2013, nonostante il numero dei partecipanti sia andato aumentando non si è mai verificato alcun episodio di violenza, ubriachezza molesta, risse etc., come spesso è accaduto, invece, sul lungomare ed in spiaggia in questa particolare ricorrenza, dove nei luoghi aperti al pubblico, occasione di incontro di frotte di sconosciuti, puntualmente ogni anno si verificano episodi spiacevoli. Difatti sebbene dal gruppo iniziale di circa 50 ragazzi, col crescere dell’età e delle  amicizie e l’avvento dei social network, con cui gli amici sono sempre in contatto,anche quelli lontani e prima irraggiungibili, il numero dei partecipanti sia aumentato, l’evento è sempre stato limitato e circoscritto ad amici e conoscenti e non è mai stato pubblico. Non è mai stato pubblicizzato da manifesti o da qualsiasi altra forma di promozione e pubblicità ne tanto meno in tutti questi anni è mai stato venduto un biglietto di ingresso.Da sempre i ragazzi hanno raccolto fra di loro i fondi per autofinanziare  la festa  e coprire i semplici costi dell’organizzazione fra cui anche la SIAE. E’ pertanto priva di fondamento la notizia di non aver ottenuto i dovuti permessi da parte dell’ente che quest’anno ha percepito la somma di oltre € 1.300,00. In molte occasioni i giardini spaziosi di ville e abitazioni private sono luogo di ritrovo fra amici e conoscenti, anche molto numerosi, in particolari  occasioni e per i più svariati motivi, in tali circostanze non mi sembra che i proprietari chiedano cambiamenti di destinazione d’uso né tanto meno autorizzazioni alla somministrazione di alimenti e bevande o licenze di pubblico spettacolo. Ad onor del vero, per il profondo rispetto che nutro per il ruolo pubblico da me rivestito, mi sono personalmente interessato, come peraltro ho sempre fatto, presso gli organi di sicurezza del Comune, chiedendo informazioni, nello specifico, al Comandante della Polizia Municipale e al Comando dei Carabinieri del luogo, e così mettendoli  a conoscenza che anche quest’anno, come ogni anno, si sarebbe svolta questa festa privata. Ho anche chiesto loro, una volta spiegato come si sarebbe svolto il “ party”,  se fosse stato necessario inoltrare richieste e comunicazioni particolari, quest’anno, come gli altri anni, mi è stato risposto che non erano dovute e necessarie in quanto l’accesso non era pubblico .Ad ulteriore dimostrazione che la festa era privata e che la partecipazione era limitata e circoscritta ad un gruppo di compagni, molti miei amici personali, i cui figli avrebbero voluto prendere parte alla festa, ma non erano stati invitati, mi hanno chiesto la cortesia di domandare a  mio figlio di invitarli.Schiamazzi  e musica ad alto volume, la notte di Ferragosto, sono sempre stati nell’ordine delle cose. A Tortoreto i festeggiamenti per tale ricorrenza sono molto sentiti, si festeggia per tutto il paese, con musica, attrazioni e fuochi d’artificio che calamitano una folla di gente da tutta la provincia. La via dove è situata la villa è la principale strada di deflusso del traffico cittadino e dopo la festa è percorsa da pedoni ed autovetture sino a tarda notte. Vorrei infine evitare di commentare la paventata richiesta di interrogazione consigliare di per sé ridicola per la sua irrilevanza politica”.

 

Antonio Di Giovanni