Variante Statale 16: presentato a Roseto lo studio di fattibilità per la costa teramana FOTO

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Roseto. Presentato questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Roseto lo studio di fattibilità della variante alla Statale 16, rimesso dall’Anas alla Provincia di Teramo. Ad illustrare la bozza ai sindaci dei Comuni interessati, da Martinsicuro a Silvi, l’assessore provinciale alla Viabilità, Elicio Romandini: “L’obiettivo di questo incontro – ha esordito Romandini – è quello di consegnare ai sindaci una prima bozza dei tracciati, in modo da avviare la fase di consultazione con i territori interessati. Seguirà entro dicembre un incontro con la direzione generale dell’Anas e l’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, per arrivare alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Regione, Anas e Province interessate, dopo aver condiviso con i Comuni il percorso”. 

“Ringraziamo la Provincia per aver scelto Roseto come sede di questo incontro – sottolinea il sindaco Enio Pavone – anche perché il nostro è uno dei centri maggiormente interessati dal problema e la variante alla Ss16 è una questione che tiene banco da 30 anni”. 

 

Il progetto presentato ai Comuni, presenti oltre all’amministrazione rosetana, gli assessori provinciali Renato Rasicci, Francesco Marconi e Davide Di Giacinto, i primi cittadini di Tortoreto, Generoso Monti, di Martinsicuro, Paolo Camaioni, di Atri, Gabriele Astolfi, l’assessore ai Lavori Pubblici di Pineto, Nerina Alonzo, per il Comune di Giulianova il tecnico Achille Frezza e, per Alba Adriatica, i consiglieri Federica Ciapanna, con incarico ai lavori pubblici, e Roberta Di Addezio, con incarico al demanio, è parte di un tracciato più generale che parte dalle Marche, in prossimità di Senigallia, per raggiungere la Puglia per un percorso di circa 440 chilometri e un importo complessivo di 5 miliardi e mezzo di euro, due miliardi dei quali ricadenti sul territorio regionale. Presentazione_variante_finale

“Come si vede un progetto molto ambizioso, ma non si tratta di annunci – ha spiegato Romandini agli amministratori locali – Bisogna essere pronti nel momento in cui a Roma ci saranno le disponibilità economiche per realizzare la tanto attesa variante, che si inizierà a finanziare per lotti. E’ quindi importante che i Comuni, una volta concordati i tracciati di massima e i relativi congiungimenti, si impegnino a trasferirli sui rispettivi strumenti urbanistici, adeguandovi i Piani regolatori generali”.

 

Il percorso della variante, come proposto dai tecnici dell’Anas, costeggia in molti punti la A14. Nel tratto costiero teramano parte da Martinsicuro, dove si collegherà utilizzando il nuovo ponte sul Tronto già realizzato dalla Provincia; prosegue quindi verso Alba, coinvolgendo la rotonda di Alba sulla ss16 e in collegamento con il vicino casello autostradale. Proseguendo per la zona del cimitero si riavvicina al centro abitato di Tortoreto,per poi proseguire fino a Giulianova, scavalcando tutto il centro abitato e attraverso lo svincolo sul Tordino passa per Cologna Spiaggia, all’incirca dietro vie Defense, e arriva a Roseto. Attraverso il Vomano si procede per Pineto, Silvi nord e sud, bypassando i centri abitanti, per collegarsi poi a Montesilvano attraverso il “Chilometro lanciato” – via Vestina. Il tratto Giulianova-Roseto si snoda per 9,5 km e per 6,6 quello il collegamento con Pineto. Alcuni sindaci, tra cui quello di Atri e Tortoreto, hanno messo in evidenza che la variante non deve essere un semplice percorso parallelo a quello dell’autostrada e della Statale 16. In particolare, il sindaco Astolfi ha sottolineato che è importante collegare l’opera con la fascia collinare e dare sbocchi ai territori che vi insistono.

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“Tutte preoccupazioni condivisibili – aggiunge il sindaco Pavone, nel fare una sintesi degli interventi – E’ chiaro che questi studi non si possono fare sulla carta ma presuppongono una conoscenza approfondita dei territori, che hanno esigenze diversificate, e bisogna verificarne la fattibilità in concreto. Ringraziamo, intanto, la Provincia per averci messo a disposizione una base di lavoro da cui aprire un confronto. La nostra proposta alla Provincia è quello di coordinare un incontro tra i tecnici dei Comuni interessati e i redattori dello studio di fattibilità dell’Anas”. 

L’assessore Romandini ha ribadito che si è “ancora a livello di studio di fattibilità, con tanti aspetti ancora da definire. Quando saremo arrivati al progetto preliminare avremo concordato con tutti i sindaci l’intero tracciato”.  

Tra il pubblico il rappresentante di “Città per Vivere”, l’ex parlamentare Pio Rapagnà, che nel suo intervento ha ricordato che Roseto si è già dotata di un proprio tracciato di variante alla Statale 16, progettato dalla Provincia e finanziato dal Ministero, e previsto dal Prg del ’90, che è quello attualmente in vigore.

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