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Dopo le ultime polemiche degli attivisti del Movimento 5 Stelle locale e di Scelta Civica Pineto , la Alonzo prende infatti la parola rivolgendosi “a chi ha decisamente confuso il ruolo politico con quello dei tecnici e si muove per avere solo visibilità”.
L’assessore pinetese punta il dito contro la politica locale. “Lascino fare i tecnici ai tecnici” contesta in merito “e facciano piuttosto proposte politiche concrete. A coloro che sparano cifre e commenti chiedo di informarsi meglio, perché gli atti sono già stati consegnati e, dunque, se vogliono far pensare a ombre su quanto effettuato, mi spiace proprio deluderli”.
Non solo. La Alonzo contesta soprattutto l’atteggiamento politico alla base delle polemiche dei giorni scorsi. “Com’è ridotta la politica?” si chiede. “Al di là delle polemiche, mi chiedo infatti a questo punto quali siano le loro idee in proposito. Forse non vogliono investire fondi per la sicurezza stradale? Non considerano importante rallentare il traffico veicolare della statale in favore di ciclisti e pedoni? Forse non sanno cosa sia la cosiddetta ciclabilità urbana? L’indirizzo di questa amministrazione va proprio in questo senso e il progetto che contestano lo dimostra”.
L’assessore ribadisce che l’obiettivo di Palazzo di Città era infatti quello di garantire la sicurezza stradale privilegiando i cittadini che ogni giorno utilizzano la bicicletta per andare a lavoro o a scuola. “Il rosso” precisa ancora la Alonzo “ha effettivamente meravigliato all’inizio anche me, ma ci sono valenti tecnici che fanno valutazioni altrettanto importanti e che hanno “tradotto” quello che intendevamo garantire. Vorrei che anche questi partiti iniziassero a capire che non è sufficiente pensare soltanto alla ciclabilità del tempo libero, ma anche a coloro che utilizzano questi mezzi per attraversare la città”.
Il cantiere tanto contestato, dunque, nasce esclusivamente per venire incontro alle esigenze dei pinetesi e garantire la loro incolumità. “Questa” conclude “è la nostra priorità. Se la polemica è montata proprio da questo punto di vista, mi chiedo dunque quali siano allora le idee politiche dei partiti che contestano la nostra scelta”.