Teramo. “Questa mattina il compagno Davide Rosci è stato trasferito dal carcere di Teramo ad altra destinazione per ora sconosciuta. Dal carcere non hanno risposto alle richieste di informazioni dell’avvocato”. Lo ha annunciato il consigliere di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo che da tempo si batte in difesa del giovane teramano.
“Riprende un’odissea di cui non si capisce quale sia la ragione se non una assurda volontà persecutoria nei confronti del nostro compagno. Ricordo che Davide fu trasferito da Teramo prima nel carcere di Rieti e poi in quello di Viterbo. Dopo mesi si – spiega Acerbo – era ottenuto che tornasse a Teramo in occasione di una serie di processi in cui è risultato sempre assolto ma che testimoniano come nei suoi confronti sia in atto da tempo un accanimento persecutorio. I suoi legali avevano avanzato a nome dei familiari la richiesta di scontare la pena nel carcere della sua città in quanto l’anziano padre per motivi di salute non poteva affrontare viaggi in altre città italiane. Questa sacrosanta richiesta dalle evidenti ragioni umanitarie è stata sostenuta da parlamentari abruzzesi (Vacca, Amato, Melilla) e dallo stesso Consiglio Regionale che ha approvato all’unanimità una risoluzione lo scorso 16 luglio. Nelle scorse settimane era giunta alla presidenza del Consiglio Regionale in risposta alla risoluzione una nota del ministro Cancellieri da cui si evinceva che Davide sarebbe rimasto a Teramo. Comunque la vicenda pareva chiusa e attendevamo con amici e familiari che venisse finalmente esaminata la richiesta di scontare la pena ai domiciliari. Invece stamattina è arrivata l’ennesima angheria che getta nello sconforto una famiglia già provata”.
Il consigliere di Rifondazione ricorda che “Davide è un giovane militante condannato a una pena spropositata di sei anni in base al famigerato reato di origine fascista di “devastazione e saccheggio” per essere stato fotografato in una manifestazione, quella del 15 ottobre 2011, alla quale partecipavano centinaia di migliaia di persone. Compreso il sottoscritto. Reo di “indignazione” Davide Rosci continua a essere sballottato per le carceri italiane per ragioni che il Dipartimento e il Ministero competente dovrebbero essere chiamati a spiegare. Nella citata nota del ministro Cancellieri si faceva riferimento per quanto riguarda i precedenti trasferimenti a una richiesta proveniente da Teramo. Se facciamo il conto dell’infinita serie di procedimenti giudiziari aperti nei confronti di Davide e fortunatamente smontati finora nei tribunali è più che legittimo denunciare una persecuzione in atto nei confronti di un giovane militante che in una città di provincia è diventato un punto di riferimento per tanti giovani. Una vicenda che va chiarita perché non è tollerabile questa persecuzione. Perché tutto questo accanimento contro Davide Rosci?” Domanda Acerbo auspicando che “parlamentari e operatori dell’informazione che hanno a cuore i principi costituzionali ci diano una mano per riportare Davide a casa”.