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Verso le elezioni amministrative, le critiche del M5S di Pineto

Pineto. “Il segretario del PD di Pineto in questi giorni, si ripropone con la famosa frase DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA FRASE RIPETUTTA PRIMA E DOPO LE ELEZIONI E DIMENTICATA DURANTE. Questa volta però la confusione non è politica o militare, bensì esistenziale, in quanto, secondo il PD locale si devono accorciare le distanze tra la politica ed i cittadini ed anzi, come affermato dal loro segretario locale, forse non ben consapevole dell’ipocrisia imperante nel suo PD, è arrivato il momento del coinvolgimento attivo dei cittadini e della vicinanza alle persone bisognose”.

lo ha dichiarato il Movimento 5 stelle pinetese, spiegando come “l’introduzione del settimo assessore e del Presidente del Consiglio Comunale, necessari a garantire a ciascuno una poltrona, l’attuazione di discutibili quanto devastanti accordi di programma, che oggi si vorrebbero istituzionalizzare anche nella revisione del PRG, sono fulgidi esempi di vicinanza ai cittadini che con la loro partecipazione hanno determinato tali scelte. Magari nella prossima legislatura, il PD sancirà che per rendere più serene le scelte politiche e per creare le giuste atmosfere, le giunte si dovranno tenere nei night-club della costa abruzzese!”

“Noi invece – continua la nota – siamo persone normali e viviamo una Pineto offesa, senza più commercio e turismo, con un tessuto economico e un bilancio disastrati, priva ormai anche di valori etici e morali. Nella nostra normalità preferiamo iniziare con il togliere dalla prossima amministrazione non solo il settimo assessore ma anche il sesto e il quinto. La democrazia partecipata è già in atto grazie al M5S! Per questo invitiamo anche il segretario del PD a partecipare ai nostri incontri che sono aperti e alla luce del sole, dato che il nostro riferimento sono TUTTI i cittadini di Pineto. Tuttavia al PD chiediamo, prima ancora di dire ciò che vorrà fare e che speriamo gli sia impedito, di spiegare intanto tutto ciò di cui si è reso responsabile in questi anni di amministrazione. A parte le etichette, la classe dirigente è rimasta la stessa da più di vent’anni, il sindaco è in consiglio comunale dal 1992 ed ora, per le straordinarie gesta politiche e amministrative viene anche candidato alla regione, dimostrazione palese della scarsa sensibilità per le istituzioni e la politica. Noi non siamo l’antipolitica, come a qualcuno conviene dire, noi siamo l’altra politica e per questo alle prossime elezioni regionali schiereremo il nostro candidato di Pineto che avremo modo di far conoscere ed apprezzare, sottolineando – concludono i 5 stelle di Pineto – in maniera netta le differenze necessarie per uscire dal tunnel della rassegnazione”.