Subito dopo, fu approvata la nuova dotazione organica con la riduzione e la rotazione dei dirigenti.“Noi lo abbiamo fatto due anni fa e siamo stati impallinati da tutti, sindacati e opposizione, e praticamente perseguitati per questo: una scelta di civiltà che abbiamo pagato davvero cara – afferma il presidente Valter Catarra – oggi a sancire questi obblighi è l’Autorità nazionale anticorruzione che, nel suo ragionamento, ha seguito lo stesso schema e gli stessi principi richiamati nel nostro provvedimento: evitare concentrazioni di potere su singole persone all’interno di una organizzazione pubblica. Si può ben dire che abbiamo anticipato i tempi e che il provvedimento dell’Autorità restituisce a quelle decisioni la giusta dignità e collocazione. Dimostra anche un’altra cosa: che tutti i cambiamenti dentro la pubblica amministrazione incontrano resistenze e generano enormi conflituallità non sempre giustificabili”.Il Piano nazionale anticorruzione, approvato due giorni fa dalla Civit, prevede la rotazione ciclica di dirigenti e anche dipendenti per evitare “abusi di posizione”. Il provvedimento è stato salutato con favore dalle componenti di Governo e dalle associazioni (cittadini, sindacati etc etc) e viene presentato dalla stampa nazionale e specializzata come un vero e proprio salto di qualità nell’organizzazione della Pubblica amministrazione.