Colonnella. L’azienda è operativa da poco più di un mese, ma già rischia di chiudere i battenti se non adotterà una serie di accorgimenti in materia di emissione di cattivi odori.
L’azienda è la Stam di Colonnella, che lavora fanghi in arrivo dai depuratori urbani e dalle industrie alimentari che lavorano compost, e nelle ultime ore, dopo alcuni sopralluoghi, il sindaco Lenadro Pollastrelli ha diffidato la stessa azienda ad evitare che l’ambiente circostante (l’attività è operativa a Vallecupa) possa essere ammorbato dai cattivi odori. L’impianto è dotato di un sistema di filtraggio, che in linea teorica, dovrebbe impedire la fuiriuscita di odori e di un sistema di sensori esterni, l’amministrazione sostiente che al momento non esistono, che dovrebbero rilevare la fuoruscita, eventuale, di aria malsana.”Da quando ha iniziato l’attività però”, spiega il sindaco Pollastrelli, ” si sono registrate nella zona numerose segnalazioni, da parte di cittadini e di aziende di Vallecupa e dintorni, di forti odori maleodoranti persistenti nell’aria. Da numerosi sopralluoghi effettuati con i vigili urbani e con l’assessore alle attività produttive, è stata accertata l’emissione di cattivi odori. Il 12 agosto ho inviato alla Stam una diffida ad adottare tutti i dispositivi ed i criteri tecnici indicati nel progetto autorizzato dagli organi competenti. Le ripetute segnalazioni di aria maleodorante che provoca “bruciori di gola”, come indicato da una delle aziende del territorio, ha portato l’amministrazione a chiedere il 10 settembre l’intervento immediato dell’Arta per effettuare le necessarie analisi della qualità dell’aria. Il nostro Comune userà il pugno di ferro su questa vicenda, faremo fare tutti gli accertamenti e previo valutazione complessiva di tutta la situazione, con i documenti di prova, non esiteremo ad emettere il provvedimento di chiusura dell’azienda Stam. Abbiamo contattato l’Arta per effettuare le analisi della qualità dell’aria, anche se pare non ci sia allo stato attuale uno strumento che sia in grado di misurare il cattivo odore. E’ volontà di questa amministrazione, qualora i valori relativi all’aria risultino nella norma ma continuino comunque a perdurare i cattivi odori (accertati da quotidiani controlli dei vigili urbani e dall’ufficio tecnico) di avviare comunque il provvedimento di chiusura, poiché ritengo personalmente che i cittadini non possano vivere respirando aria maleodorante 24 ore al giorno. E’ nostro obbligo e dovere tutelare la salute pubblica dei cittadini e il lavoro di tante ditte che operano nella zona e che a causa dell’attuale situazione stanno avendo un danno d’immagine. Dal canto amministrativo saranno adottate le misure necessarie senza indugio, valutando attentamente tutti i risvolti, anche quelli risarcitori ai quali potrebbe essere esposto il Comune. La salute e il benessere dei cittadini viene prima di tutto”.
La diffida