“Per carità, non si tratta di un documentato secretato” dichiara Mastromauro “ma apprendere alcuni contenuti dell’Atto aziendale dai giornali quando a me sindaco non è stato inviato nulla e ne apprenderò le linee portanti solo tra due giorni, mi sembra davvero paradossale. E’ come se, volendo fare un paragone, l’amministratore di un condominio venisse a conoscenza di aspetti importanti del palazzo tramite il postino. Ripeto: non si tratta di blindare un documento, ma di avere un minimo rispetto per chi rappresenta il territorio ed è chiamato a confrontarsi su scelte importanti per i cittadini. Soprattutto quando in gioco c’è un bene fondamentale come la salute”.
Negli ultimi tempi, il sindaco Francesco Mastromauro, cerca quotidianamente di discutere con qualcuno: prima con l’Assessore Giandonato Morra, poi con l’Assessore Paolo Gatti, oggi con il sottoscritto. Forse in questo momento di crisi del suo partito, ha bisogno di accreditarsi per cui cerca ogni giorno interlocutori politici importanti ? Il Sindaco Mastromauro, come tutti gli altri componenti del Comitato ristretto dei Sindaci, ha ricevuto la mail contenente l’atto aziendale il giorno venerdì 12 c.m. alle ore 12.33 ed è stato convocato per il giorno giovedì 18 c.m. alle ore 10.00 per discuterne i contenuti. Se ci sono state fughe di notizie certamente non sono da addebitare al sottoscritto. Per quanto concerne la “ parabola del postino “, la rinvio al mittente.
“Secondo il sindaco Brucchi io avrei ricevuto la mail contenente l’atto aziendale ASL il 12 luglio scorso alle ore 12.30. Ebbene nella mia mail istituzionale, cioè f.mastromauro@comune.giulianova.te.it, non c’è traccia alcuna di quell’invio. Una mancanza palese e documentata. Che il postino, che pure bussa sempre due volte, abbia sbagliato indirizzo? Cosa invero strana considerato che l’invito a partecipare alla riunione è invece puntualmente arrivato. E’ per questo che ho detto ciò che ho detto, e non certo per indulgere, secondo lui, ad una gratuita vis polemica, della quale non v’è traccia nei miei interventi. Ho polemizzato certamente quando si commettevano grossolanità, ed ho espresso i miei punti di vista, ritengo legittimi. Ma ho altrettante volte riconosciuto meriti quando ci sono stati. Così per Gatti, per Morra e per lo stesso Brucchi. Ed invece il collega sindaco di Teramo, che forse vorrebbe essere depositario di una sorta di infallibilità, molto pontificale e poco consona ad un sindaco, può egualmente dare prova di una simile obiettività e di una medesima serenità di giudizi che dimostrino il superamento degli steccati dell’appartenenza?”