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Tortoreto, commissione d’inchiesta: scintille in consiglio, minoranza abbandona

Tortoreto. Commissione d’inchiesta senza consiglieri di minoranza. O meglio senza l’apporto di quelli numericamente più presenti in seno all’assise civica.

Torna ad accendersi, a Tortoreto, il confronto politico sulla commissione d’indagine, sopratutto sul suo rinnovo, sul caso Saccuti, l’ex funzionario dell’ufficio ragioneria per gli ammanchi nelle casse comunali. Ebbene, il nuovo organismo, rinnovato come da regolamento, prevede la presenza di un solo esponente della minoranza, Rolando Papiri, confermato presidente (oltre ai consiglieri di maggioranza Giandomenico Pinto, Silvestro De Santis, Alessandra Richi), mentre il Pd e Taddeo non hanno votato. Il perchè è presto spiegato. Prima di discutere sulle tematica,

 

il Pd ha presentato una mozione che ha ribadito la necessità della Commissione per accertare l’entità del danno erariale che il Comune ha subito in materia di tributi Ici, Tia, Cimitero e fare luce anche sulla gestione economica dell’attività relativa farmacia comunale, “settori che Saccuti gestiva probabilmente con lo stesso sistema con cui gestiva la ragioneria” si legge in una nota dei Democratici. “L’intento di sciogliere la commissione e istituirne una nuova, che permetta di eleggere un presidente non ambivago e super “partes” – sottolinea il capogruppo Nico Carusi – è stato bocciato e non capisco il motivo di tanta ostinazione da parte della maggioranza che difende Papiri e che ha taciuto di fronte alle denunce dei commissari Taddeo e Postuma. La maggioranza ha votato contro, ma ha forse preferito  Papiri che ha sempre difeso questa amministrazione e forse ha tremato all’idea di avere altri come Presidente di Commissione dato che l’opposizione ha dimostrato con i fatti e non solo con parole, che non scende a compromessi con nessuno”. L’unica cosa positiva, fanno notare i Democratici, che grazie ad una intuizione dei consiglieri di minoranza, emersa in conmmissione di viglianza, il Comune di Tortoreto potrebbe recuperare gran parte del milione di euro qualora si accertassero le responsabilità delle tesorerie degli istituto di credito che nel corso degli ultimi anni hanno gestito il servizio. La minoranzapreannuncia di non voler più partecipare alle sedute del consiglio comunale.