Elezione Presidente della Repubblica: Giovani Democratici si auto sospendono dagli incarichi

napolitanoTeramo. Si autosospendono dalle cariche ricoperte in seno al partito, come segnale chiaro, inequivocabile rispetto a quelle che sono state le decisioni del Pd, a livello centrale.

Dalle spaccature che si sono originate per l’elezione del Presidente della Repubblica e fino alla prospettiva, oramai scontata, di appoggiare un Governo delle larghe intese. E’ una lettera chiara, anche dura in alcuni passaggi, quella diffusa dai Giovani Democratici della Provincia di Teramo, nella quale manifestano tutto il malessere per la situazione che si è creata nei confronti della dirigenza del partito.
La lettera                                                                                                                            

 

Vergogna. Vergogna è il sentimento che in questi giorni, noi Giovani Democratici della provincia di Teramo, abbiamo provato di fronte al comportamento dei dirigenti del Partito Democratico.
Mentre il Paese è attraversato da una crisi economica di cui non si sembra intravedere la fine e che, ogni giorno di più, fa sentire i suoi effetti in un largo strato della società italiana, con tutte le parti sociali che hanno invitato l’intera classe politica a trovare al più presto una soluzione ai problemi attuali, la dirigenza nazionale del Partito Democratico sembra sorda di fronte le necessità le richieste dei cittadini, si è persa in decisioni inappropriate scaturite da vecchie e becere logiche partitiche, che gli elettori hanno chiaramente bocciato il 24 e 25 febbraio scorso.
Prima l’intesa con il PDL, senza per altro aver prima verificato che ci fosse l’accordo all’interno del Partito, sul nome di Marini: una candidatura che non aveva già passato il vaglio dei nostri cittadini abruzzesi due mesi fa. Poi, dopo l’inizio dello psicodramma e la prima figuraccia che aveva spaccato il Partito, una parte dei deputati ha deciso di accoltellare Romano Prodi, uno degli uomini più autorevoli del centrosinistra. Con la sua eliminazione, non solo si sono accentuate le spaccature all’interno del PD e con la coalizione, ma, soprattutto, si è ripiegati su un accordo che sottende un nuovo governo di grandi intese con Monti, Maroni e Berlusconi: nuovamente (questa volta con l’aggiunta della Lega) si ripresenta quella “strana maggioranza” che ha raccolto ben pochi frutti in un anno.
Un fallimento totale della dirigenza del nostro Partito, che avrà effetti devastanti sulla pelle dei cittadini. Non ci vergogniamo soltanto per il fatto che ormai non c’è più un PD, non c’è più la coalizione di centrosinistra e perché abbiamo perso la fiducia di milioni di cittadini che non ce la daranno più; ci vergogniamo soprattutto perché la nostra intera classe dirigente (senza distinzioni tra renziani e bersaniani, dato che tutti hanno votato Napolitano e l’accordo sottostante) ha nuovamente scelto l’autoconservazione al rinnovamento, riconsegnando le chiavi del Paese a Berlusconi e facendo scontare gli effetti di questa scellerata scelta a noi cittadini.
Noi Giovani Democratici della provincia di Teramo, non condividendo assolutamente la scelta fatta e provando vergogna per ciò che è successo in questi giorni, abbiamo deciso di autosospenderci da ogni carica all’interno del Partito Democratico, poiché ormai difficilmente riusciamo a riconoscerci in esso e nella sua classe dirigente. (
Matteo Sabini  – Direzione provinciale ed assemblea provinciale PD e Segretario provinciale GD; 
Mirko Rossi – Segreteria circolo PD Mosciano Sant’Angelo e Segretario GD Mosciano Sant’Angelo; 
Fabrice Ruffini – Direttivo circolo Colleranesco Case di Trento e coordinamento comunale Giulianova; 
Giacinta Marseglia – Segretaria GD Teramo; 
Gian Luigi Core – Segreteria Unione comunale Giulianova e Segretario GD Gulianova; 
Francesco Tribuiani – Circolo PD Giulianova e Segreteria regionale GD; 
Mauro Falini – Segretario PD Giulianova Lido e iscritto GD
).

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