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Tortoreto, Circolo ricreativo sfrattato dal Comune: noi non andiamo via

Tortoreto.Rapporti tesi tra il sindaco di Tortoreto, Gino Monti, e il Circolo Ricreativo di Tortoreto Alto.

L’associazione, che da quattro anni, ha in uso un locale nel centro storico, torna a manifestare il malessere per la decisione dell’ente di procedere a quello che viene definito un vero e propriosfratto. Associati del circolo che non gradiscono il fatto che il locale torni nella disponibilità dell’ente. A quanto pare, come si legge in una nota della stessa associazione, nel circolo hanno accesso solo i soci che versano, ciascuno, una quota mensile di 2,08 centesimi (gli associati sono circa 60). La somma frutto delle tessere, viene utilizzata per il pagamento del riscaldamento, la Siae, l’abbonamento televisivo, le spese di pulizia e i giornali. Gli associati, inoltre, hanno una convenzione con alcuni esercizi commerciali del Paese, con la quale fruiscono di piccoli sconti per l’acquisto di generi alimentari e dunque da quì il recupero della spesa per il tesseramento.  per l’aqcuisto di generi alimentari. ” Il sindaco” si legge in una nota, ” vorrebbe accollarsi tutte le spese, ma la condizione sarebbe quella di mettere alla porta tutti gli occupanti. Perchè proprio ora il Comune vuole accollarsi le spese, che finora non ha sostenuto?Ci siamo rivolti all’avvocato Danilo Consorti, che ha consigliato di non abbandonare la sede, mentre il sindaco ha risposto che avrebbe cambiato le serrature. Ma l’ordinamento giuridico italiano non contempla questa eventualità, tranne che dietro un’ordinanza del giudice. E allora il sindaco-sceriffo vuole provvedere ad un recupero forzato non autorizzato”.