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Roseto, Pd critica la maggioranza: cambiano i partiti ma si dimenticano di amministrare

Roseto. “Voto Pavone, cambio partito. Sembra ormai solo questo lo slogan dell’amministrazione di centrodestra rosetano. Invece di sciacquare i panni in casa la maggioranza, senza ritegno ed in spregio dei tanti problemi dei cittadini rosetani, continua a mettere in piazza dissidi e contraddizioni tipici di un pollaio in cui non vi è più un gallo a fare da padrone”.

È l’accusa lanciata alla maggioranza di centrodestra che governa la città di Roseto da parte della segreteria cittadina del Partito Democratico.
“Il cambia casacca Dezi, insieme al suo assessore Recchiuti, dopo aver tradito l’elettorato ed il partito, l’Udc, che li ha fatti eleggere pur di conservare la poltroncina in maggioranza, critica la presenza del filosofo e politologo moderno Montese alla convention elettorale del Presidente Schifani. Di cosa – continua la nota – ci si deve ancora sorprendere del comportamento del vicesindaco e dell’intera maggioranza? I cittadini rosetani hanno capito che gli amministratori della destra locale hanno lasciato nel totale abbandono la città per dedicarsi alla moda del momento in voga nel centrodestra nazionale e cioè il saltimbanco di partito. E’ ora che questa città torni ad essere governata, non attraverso spot propagandistici a cui ci ha abituato il capogruppo Norante, ma con azioni concrete ed interventi urgenti dopo essere stata abbandonata da quasi due anni di malgoverno di centro destra. Le manutenzioni del territorio tanto care ai liberalsocialisti che fine hanno fatto? Non ci vengano a dire, senza vergogna né ritegno, che derivano dalle precedenti amministrazioni di cui anche loro facevano parte. Non si sono accorti che, dopo il loro cambio di casacca, governano da quasi due anni insieme alla destra o sono solo intenti a chiudere le falle che si sono aperte nel gruppo consiliare e che sono destinate ad aumentare? Il silenzio del sindaco, che per ridare un po’ di unità alla sua maggioranza ormai critica solo la minoranza sulle colpevoli mancanze sue e del presidente del consiglio incapaci di organizzare un evento istituzionale, fotografano bene il momento di agonia che la maggioranza rosetana vive. Ma ai rosetani, forse, non interessa – conclude la nota – solo essere governati?”