Teramo dice addio al comitato provinciale del Coni

coniTeramo. Da domani il Comitato Provinciale Olimpico – Coni di Teramo sarà accorpato all’Aquila. Una notizia che rappresenta lo strascico di quel problema di salvaguardia della provincia che, secondo l’associazione culturale Teramo Nostra, non è affatto risolto.

“Ciò non allarma evidentemente i politici” si legge in una nota “che dovrebbero difendere le istituzioni storiche teramane, se questo avviene senza discussione. Nella razionalizzazione decisa a livello centrale sparirebbero le direzioni provinciali e inevitabilmente verrebbero accorpate in un assetto regionale. Il Coni è libero di fare le proprie scelte per razionalizzare i servizi, ma ricordiamo ai nostri politici che, pur accettando questa decisione, noi potremmo pretendere di avere il Comitato regionale stesso nella nostra città”.

I motivi sono presto spiegati.

“L’antica storia dello sport teramano interdisciplinare” si legge ancora nella nota di Teramo Nostra “ha eccelso a livello nazionale e internazionale. Ricordiamo sommariamente campioni olimpionici del basket come Corrado Pellanera, per il pugilato Pesi Piuma Guido Martella, campione mondiale universitario, Anselmo Silvino, campione mondiale nel sollevamento pesi, Raffaella Del Vinaccio, campionessa mondiale del pattinaggio, per l’atletica Guido Taraschi, Franco Chionchio della pallamano, campione e dirigente nazionale, Dino Lanciaprima e Carmine Rodomonti per il calcio, Berardo Taraschi, campione automobilistico, inventore e costruttore di potenti macchine da competizione, per le bocce Scacchioli e D’Alessandro. La centralità del capoluogo rispetto al territorio con un’ampia fascia costiera e la più alta dorsale appenninica ha favorito e incrementato lo sport del nuoto e dell’alpinismo e per quest’ultimo conseguendo degli importanti primati con le prime ascensioni degli Aquilotti del Gran Sasso alla fine degli anni ’20 sulla vetta del Monte Camicia. Queste attività furono caldeggiate e valorizzate da specialisti dello sport nel giornalismo e ne ricordiamo alcuni: Eugenio Fantaconi, Luigi e Umberto Braccili e Gianfranco Mazzoni, che ne parlarono a livello di testate nazionali. Questa qualificata attività sportiva espressa dal territorio fu resa possibile per la prima palestra coperta con i crismi regolamentari presente a Teramo nella Casa dello Sport (ex GIL), dove lo stesso Primo Carnera, campione mondiale di Pugilato, venne ad allenarsi negli anni ’30. Quindi le ragioni per cui chiediamo di dislocare la direzione regionale del Coni a Teramo è legittima e praticabile. Confidiamo nell’impegno dei politici per fare questa richiesta, affinché i cittadini non si sentano defraudati ulteriormente e possano avere fiducia nel loro ruolo”.

 

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