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Alba Adriatica, spese telefoniche: i conti del consigliere Di Felice

Alba Adriatica. Spese telefoniche, con l’utenza del Comune, esagerate? Le voci di corridoio, in queste settimane che precedono la campagna elettorale per le amministrative, si rincorrono e magari, non sempre, corrispondono alla realtà.

Se da un lato l’ente ancora non ha reso pubblici i costi dei cosiddetti cellulari di servizio, così come hanno chiesto in tanti (il movimento Passione per Alba ha cavalcato la questione) c’è chi, al contrario, presenta un report dettagliato della proprie spese telefoniche per compiti istituzionali. E’ il caso dell’ex assessore alla polizia municipale, ora consigliere, Cesare Di Felice che sul proprio profilo facebook ha riepilogato tutte le spese sostenute. Il periodo riguarda gli ultimi dodici mesi. ” Una premessa va fatta” scrive Cesare Di Felice, ” il telefono se utilizzato per motivi di lavoro, non vedo perchè non possa essere usato”. Il dettaglio delle spese parte dal bimestre compreso tra il 24 novembre del 2011 al 23 gennaio del 2012: In questo periodo il traffico radiomobile (telefonate) è stato di 11,80 euro, mentre gli sms hanno toccato 6,63 euro. Nei 60 giorni successivi, invece, il traffico telefonico è stato di 26,29 euro, mentre gli sms 1euro e mezzo. Proseguendo nell’elenco, dal 24 marzo al 23 maggio del 2012, Di Felice con l’utenza comunale ha speso 8,20 euro (4,76 euro l’incidenza degli sms); nel quadrimestre estivo, invece, la spesa telefonica è stata pari a zero, mentre gli abbediti per sms è stata di 1,13 euro. Cifre che testimoniano, nel caso di specie, un’incidenza sull’uso del cellulare di servizio, per scopi istituzionali, decisamente contenuta e di certo tuttaltro che non giustificata. Nel bimestre compreso tra settembre e novembre 2012, invece, il traffico telefonico è stato di 58 euro, i messaggio 0,13 cent, somma alla quale va aggiunta la concessione governativa, per una spesa complessiva di 70,83 euro. Il precedente contratto, sottoscritto dagli uffici comunali, però prevedeva un costo per bimestre di 25 euro per la concessione governativa e un canone fisso di 170 euro. Nel frattempo, le utenze del Comune sono state trasferite ad un altro operatore telefonico, con una riduzione della spesa, sia per quanto concerne la concessione governativa che il canone fisso, che è stato totalmente eliminato. ” A fronte di voci incontrollate e per tutelare la mia persona” chiosa Di Felice, ” di concerto con il mio legale abbiamo preparato un esposto querela che nei prossimi giorni depositeremo in Procura, abbiamo citato tutte quelle persone che mi hanno avvicinato e riferito di aver sentito dire da taluni che la mia spesa telefonica era esagerata ed ingistificata. Cosa che non risponde alla realtà”.