Le ‘spine’ della sanità teramana: interrogazione urgente dell’Idv

asl_teramoTeramo. La nomina del primario del Pronto Soccorso e del direttore di Otorinolaringoiatria al Mazzini di Teramo e lo “strano” caso del declassamento poi ridimensionato della Rianimazione di Giulianova.

Questi i temi toccati dal consigliere regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, che torna a puntare il dito sulla sanità teramana, presentando un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Gianni Chiodi.

“La revoca del direttore generale della Asl, annunciata a metà ottobre, e che doveva concludersi a velocità da ‘Frecciarossa’, si sta rivelando poco più che una tradotta” commenta D’Alessandro. “Dopo l’iniziativa della Giunta regionale, che finalmente si era decisa a rimuovere Varrassi (obbligata dall’invio del terzo avviso di garanzia) è stato concesso a quest’ultimo un allungamento dei ‘termini a difesa’ di ulteriori dieci giorni. Nella speranzosa attesa che finalmente si concluda quella che sta diventando una vera e propria telenovela, credo sia opportuno rivolgere qualche altra domanda a Chiodi.

E i quesiti sono nello specifico tre: “da quattro mesi” dichiara il consigliere dell’Idv “è stata effettuata la selezione per la nomina del primario di Pronto Soccorso all’Ospedale di Teramo, ma ancora oggi non è dato sapere chi sia il prescelto. Come mai? Chiodi dovrà anche dirci quali sono i motivi che, in un primo momento, hanno portato al declassamento della Rianimazione di Giulianova, diventata Unità operativa semplice, mentre successivamente è stata di nuovo promossa ad Unità operativa complessa. E ancora, sa che si è svolta, presso l’Ospedale di Teramo, la selezione per Direttore di Otorinolaringoiatria e che a tutt’oggi non si è ancora proceduto alla relativa nomina?”.

Secondo D’Alessandro, “è evidente che siamo dinanzi a ‘problemi politici’ in relazione a tutte e tre le questioni. Qualcuno sussurra che le nomine non si farebbero perché in un contesto così particolare, come quello che stiamo vivendo, non tira aria buona per i ‘probabili vincitori’, che più che fare i medici, fanno politica a tempo quasi pieno, guarda caso proprio nel partito del presidente Chiodi”.

 

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