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Alba Adriatica, sagre e feste popolari: approvate le modifiche al regolamento

Quattro accorgimenti per mutare il regolamento che disciplina ad Alba Adriatica l’organizzazione di sagre e feste popolari.

 

Al terzo passaggio consiliare (dopo le due precedenti modifiche) il disciplinare degli eventi del cosiddetto street food (ma non solo) trova una sua definitiva applicazione. Nel consiglio comunale andato in scena questo pomeriggio, infatti, l’assise civica ha adottato la modifica dell’articolo 7 del regolamento in questione, che presenza novità sostanziali frutto anche di un confronto e una convergenza che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Tonia Piccioni, ha avuto con i rappresentanti delle associazioni dei ristoratori, comitati di quartiere e comitati parrocchiali.

 

Quattro le novità significative: la possibilità di portare a 4 i giorni consecutivi delle feste popolari (in precedenza erano 3), reinvestire gli utili del giorno supplementare concesso, da parte di associazioni e quartieri, in attività sociali; la possibilità di proporre complessivamente nel periodo estivo feste popolari, di quartiere e parrocchiali per un totale di 29 giorni, la presenza nella commissione tematiche di un rappresentante delle stesse associazioni. restano invece in auge tutti i divieti legati all’organizzazione di sagre in alcuni periodi dell’anno, già previsti dal precedente disciplinare.

 

“ La modifica del regolamento”, ha sottolineato in sede di illustrazione del regolamento il consigliere comunale Francesco D’Ambrosio, “ è figlia di un confronto con le associazioni con le quali è stato trovato un accordo teso a qualificare le iniziative nel rispetto del dettato normativo regionale.

D’altro canto il percorso avviato dall’amministrazione comunale era proprio quello di valorizzare le varie iniziative (D’Ambrosio ha ricordato i numeri fati registrare nell’ultimo anno dalle feste popolari e il successo di Prima Secca, ndr)”. Il consigliere comunale, nel ricordare tutto il percorso seguito, non ha dimenticato di sottolineare gli spunti offerti dalle minoranze in occasioni delle precedenti stesure, ma al tempo stesso ha rifilato alcune stoccate molto dure ai detrattori. “ Non è certo un regolamento punitivo nei confronti di qualcuno”, ha aggiunto D’Ambrosio, “ visto che praticamente tutte le associazioni hanno seguito le linee guida e aperto un confronto con l’amministrazione, bel lungi dall’avere un controllo politico sulle stesse.

 

A dispetto di chi, al contrario, usa il mondo del volontariato e dell’associazione per scopi politici”. D’Ambrosio non lo ha detto in termini espliciti, ma chiaro il riferimento alla Pro-loco Città di Alba Adriatica. Tra i banchi delle minoranze, il solo Nicolino Colonnelli ha votato a favore il regolamento. Gli altri si sono astenuti, tra i quali Luca Falò, critico per i toni usati da D’Ambrosio.