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Ipotesi accorpamento per Atri, Silvi e Pineto: le critiche de La Destra

“Finalmente le nostre Amministrazioni Comunali si sono svegliate, seppur in ritardo, quando ormai hanno portato i cittadini con l’acqua alla gola, e cercano di far credere loro di aver scoperto l’acqua calda”. È quanto dichiarano, in una nota, i segretari comunali de La Destra di Silvi, Cristiano Villani, Atri, Roberto Marchione, e Pineto, Barbara Di Vincenzo, che commentano così la notizia relativa all’ipotesi di accorpamento che si appresta ad essere discussa nei tre consigli comunali.

Una questione che sarà affrontata tra poco più di 30 minuti, alle 19.30, nella Sala Consigliare del Comune di Atri, alla presenza di tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza dei tre municipi.

“Finalmente” commentano i tre segretari de La Destra. “Purtroppo i nostri amministratori arrivano a paventare questa possibilità in ritardo, dopo che noi da anni promuoviamo questa ipotesi con lo scopo di prevenire la crisi e dare maggior peso e respiro al nostro territorio. Ipotesi condivisa dalle sezioni di Silvi e Atri e presa in carico poi, come battaglia politica, anche dalla neonata sezione di Pineto. Lo abbiamo fatto fin dal 2006, quando il sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura, lanciò un sondaggio, ma senza dargli seguito. Loro, invece, lo fanno solo ora, perché hanno fallito nell’amministrare le nostre città, lasciando depauperare i territori e portando le comunità allo stremo dopo una gestione poco illuminata in cui hanno disastrato i già zoppicanti bilanci comunali. Lo fanno solo ora per cercare di coprire i loro errori, frutto della politica dei “grandi partiti” che governano il Sistema Italia, che ci hanno portato al collasso finanziario incapaci di prevedere una crisi economica largamente anticipata dalla situazione mondiale, cercando ora di riunire i 3 comuni solo come specchietto per le allodole per cercare di nascondere agli elettori le loro responsabilità. La Destra trova tra l’altro inappropriati i modi. Queste sono decisioni importanti che potrebbero modificare ampiamente l’assetto futuro delle nostre comunità e non vediamo perché debbano essere prese solo dai 3 Consigli Comunali riuniti in conclave, senza coinvolgere e interpellare i cittadini. E’ un comportamento assurdo e presuntuoso, inoltre, pretendere di farlo ora, tenendo presente che presto terminerà il mandato delle 3 Amministrazioni Comunali che visti gli operati saranno rispedite a casa e non riconfermate dagli elettori. Per quale motivo pretendono di arrogarsi il diritto di cambiare radicalmente e per sempre l’assetto dei nostri territori nel momento in cui sanno di non avere più la fiducia dei cittadini? Auspichiamo che lascino quest’incombenza ai Consigli Comunali che verranno eletti nel vicino futuro, chiaramente dopo la giusta consultazione dei cittadini”.