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Ospedale di Sant’Omero, Vagnoni (Martinsicuro): serve un piano di rilancio

Una sorta di tavolo permanente tra tutti i sindaci della Val Vibrata, utile per potenziare le strutture e le risorse dell’ospedale di Sant’Omero.

 

La proposta arriva da Massimo Vagnoni, sindaco di Martinsicuro, notoriamente comune di frontiera, ma parte integrante della Val Vibrata, che traccia alcuni elementi strategici attorno ai quali avviare un ragionamento e pianificare delle strategie.

 

“E’ di queste ultime settimane”, spiega Vagnoni, ” la notizia di un progetto, elaborato dalla Asl di Teramo, che prevede la realizzazione di un nuovo ospedale unico provinciale adibito all’erogazione di prestazioni sanitarie complesse, che vada a sostituire le prestazioni di ricovero per acuti che attualmente erogano i presidi ospedalieri di Teramo, Atri e Giulianova.

 

Da questo progetto, si legge nella bozza progettuale, viene escluso l’ospedale di Sant’Omero, una struttura di più recente costruzione e in condizioni di adeguamento sismico e antincendio piuttosto avanzate che si trova nelle condizioni di svolgere un ruolo altamente strategico per la sanità provinciale, sia per il bacino di utenza di riferimento, circa 85.000 abitanti che insistono sul suo territorio, sia per la sua collocazione frontaliera con la regione Marche, essendo in grado di intercettare la mobilità passiva verso la stessa ed essere, al contempo, elemento di attrazione e quindi di mobilità attiva grazie alle sue eccellenze”. Attorno a questa proposta, però, secondo Vagnoni la Asl di Teramo deve elaborare un programma di rilancio del Val Vibrata, che sia stabile e duraturo nel corso del tempo.

Ed è lo stesso sindaco di Martinsicuro ad elencare quelli che sarebbero i punti qualificanti per il completo rilancio del “Val Vibrata”.

Attivazione di tutti i posti-letto e discipline attribuiti dalla Regione Abruzzo (D.C.A n. 79/2016), ai quali vanno aggiunti 11 punti letto di riabilitazione, a suo tempo assegnati con provvedimento formale dalla Asl di Teramo, più altri 5 dismessi da Teramo.

Adeguamento delle relative dotazioni organiche mediche e del comparto visto che, attualmente, si registrano pesanti carenze di medici in quasi tutte le Unità Operative, in particolare in Anestesia, oltre che di infermieri.

Aggiornamento ed adeguamento del parco tecnologico riferito alle apparecchiature elettromedicali (TAC, RMN, Ecografi dedicati, ecc.).

Definizione di ambiti di specificità dove costruire percorsi di eccellenza (come, ad esempio, medicina di genere, senologia, parto-analgesia ed in acqua, ecc.);

Interventi di carattere strutturale e funzionale tesi al miglioramento dell’umanizzazione dell’Ospedale (ristorazione interna, sala convegni, percorso nascita, ecc.).

Potenziamento delle attività territoriali distrettuali (rete dei punti di prelievo, ADI, riabilitazioni estensive, ecc.) da dislocare nelle strutture già presenti o attivandone altre, d’intesa con i sindaci della Val Vibrata.

 

“Ad oggi invece – prosegue il Sindaco di Martinsicuro – si assiste ad uno strano atteggiamento da parte della Asl che invece va decisamente in controtendenza a quanto sopra riportato, dal momento che non solo manca ancora, o per lo meno non ci è nota, una progettualità di rilancio di questa struttura, ma si verificano, sempre più frequentemente interventi tesi a “svuotare ulteriormente di contenuti” l’Ospedale di Sant’Omero attraverso trasferimenti di medici su altri presidi ospedalieri della Asl, mancanza di attribuzione di incarichi di Responsabili o Direttori, mancanza di sostituzione del personale dismesso e tanto altro”.

 

“Credo – conclude Massimo Vagnoni –  che possa essere utile un confronto permanente tra tutti i sindaci di questo territorio, quali massima rappresentanza sanitaria dei propri comuni, in modo da contribuire concretamente alla crescita sociale e sanitaria di questa Vallata, supportando in maniera adeguata, nelle scelte programmatiche e gestionali, la Direzione Strategica della Asl di Teramo”.