Lo ha scritto in una nota l’associazione di cultura politica, Il Cittadino Governante, ribadendo come “non sia saggio estendere all’intera Giulianova, come la Variante invece fa, il modello di urbanistica che: ha offeso la collina del centro storico (nell’area ex Migliori Longari), ha sfregiato il Kursaal, ha riempito di cemento il Pioppeto, ha autorizzato l’edificazione a ridosso del lungomare in corrispondenza dell’Annunziata”. “Per indicare strade più rapide nel dare risposte ai veri bisogni dei cittadini e dell’economia” Il Cittadino Governta ha deciso di presentare un emendamento (riportato integralmente di seguito) al consiglio comunale di lunedì prossimo.
Emendamento n.1 STRALCIO DELLA VARIANTE
Constatato che:
La popolazione giuliese è da tempo sostanzialmente stazionaria (nel 2012 i nuovi residenti sono finora appena 70).
Negli ultimi 14 anni, grazie al PRG vigente, sono stati realizzati alcune migliaia di appartamenti a fronte di un aumento di poche centinaia di abitanti stabili.
L’enorme consumo di suolo previsto dalla Variante è di circa un milione e mezzo di mq. (150 ettari).
Gli alloggi edificabili previsti in essa sono almeno 4-5 mila.
Gli alloggi ancora edificabili con il PRG vigente sono oltre 15 mila.
C’è un inutile consumo di suolo prezioso in zona agricola pari a circa 500 mila mq. (50 ettari), mentre sono ancora disponibili oltre 300.000 mq per insediamenti produttivi.
Si prevede una deturpante edificazione diffusa in buona parte della collina nord.
Le risposte adeguate (per quantità e qualità) ai veri bisogni della popolazione giuliese, sia in termini di residenza che di attività economiche, non sono quelle contenute nella Variante.
Considerata la difficoltà a procedere speditamente nell’iter per giungere all’approvazione della Variante a causa:
Dell’impostazione errata all’origine, al momento dell’adozione, quando si è ignorata la VAS che invece occorreva fare.
Del mancato adeguamento della Variante alle indicazioni emerse nella procedura della VAS (come previsto dalla legge).
Delle scelte effettuate in forte contrasto con il PTP (come puntualmente rilevato dalla SUP e dalla Provincia).
Si propone il seguente emendamento:
1) Per dare una risposta in tempi brevi ai bisogni veri dei cittadini ed un impulso effettivo alle imprese edili, attualmente, in difficoltà, si proceda alla definizione di un provvedimento contenente tutte le risposte alle reali esigenze di prima casa e delle attività economiche per poi approvarlo rapidamente come stralcio della Variante.
2) Nel contempo, per il resto della materia urbanistica, si compia uno studio analitico per: la conoscenza completa dell’attuazione del PRG vigente; un’approfondita ricognizione sui bisogni reali in termini di alloggi (compresa l’edilizia popolare), ricettività turistica e aree per insediamenti produttivi; l’individuazione delle aree protette da tutelare; il riordino e l’ampliamento degli spazi pubblici. Tutto questo, proprio per la maggiore sintonia con le leggi urbanistiche e con gli enti sovracomunali, potrà, in tempi ragionevoli, far definire – utilizzando anche parte del lavoro svolto finora – un nuovo strumento urbanistico adeguato ai tempi con: con poco consumo di suolo, molta riqualificazione dell’edificato urbano abbandonato o sottoutilizzato e una ridefinizione delle infrastrutture per una moderna impostazione della mobilità.