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Ordine pubblico, Alba Adriatica e Martinsicuro chiedono maggiore sicurezza

Pineto. Sicurezza pubblica e gestione dei fenomeni idrogeologici. Sono stati questi i due temi al centro della riunione itinerante del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, promosso dal prefetto Valter Crudo, appuntamento che si è tenuto a Pineto.

 

Ad aprire i lavori della riunione è stato l’accorato appello che il Sindaco del Comune di Alba Adriatica, Franchino Giovannelli, ha rivolto al Prefetto Valter Crudo ed ai responsabili delle forze dell’ordine, unanimemente condiviso dagli altri amministratori presenti. Nelle parole del Sindaco Giovannelli, riportati in un formale documento consegnato al Prefetto: la preoccupazione ed il timore dei cittadini del litorale Nord della provincia dopo l’ulteriore, violento episodio consumatosi nei giorni scorsi. La gratitudine per gli sforzi e l’impegno già profusi dalle forze dell’ordine, ma una richiesta di intensificare per evitare una grave escalation dei fenomeni delittuosi in quell’area; la richiesta di implementare le dotazioni organiche dei Comandi Stazione e di Compagnia (Alba Adriatica e Giulianova) dell’Arma dei Carabinieri, di rendere “stabile” l’operatività del Posto stagionale di Polizia, di istituire un Commissariato di P.S. lungo la costa. Nel confronto che ne è seguito – basato sull’analisi delle circostanze che, da sempre, favoriscono l’illegalità ed il crimine lungo la fascia costiera piuttosto che in altre aree della provincia (flussi turistici, rilevante presenza di etnie comunitarie ed extracomunitarie, principali reti di comunicazione) e che portano le le forze dell’ordine a focalizzare proprio in tali zone la massima attenzione, in attività di prevenzione, controllo e repressione, in particolare nei mesi estivi – è emersa su tutte la necessità – tenuto conto della difficoltà di trovare esaustive risposte alle richieste formulate, per effetto dell’attuale crisi, del clima di rigore che investe anche gli apparati statali e per le conseguenze derivanti da un possibile riordino delle province – di proseguire d’intesa, Forze statali e comunali, ciascuno per quanto di competenza, nell’attuazione di iniziative di sicurezza concordate e di ottimizzazione delle risorse, sulla scorta dei favorevoli risultati già ottenuti nel periodo estivo, frutto degli accordi raggiunti nella precedente riunione di Comitato del 20 giugno in Tortoreto. Ridefinizione e sottoscrizione del “Patto della Sicurezza” con tutti i Comuni costieri, ampliamento su tali aree del progetto “Mille della Città” in collaborazione con gli Istituti di Vigilanza, consorzio tra Comuni per l’impiego organico ed unitario dei servizi di Polizia Municipale, campagna di sensibilizzazione dei cittadini affinché segnalino e denuncino abusi, reati e violenze. Sono queste le ulteriori azioni cui bisognerà tendere e che impegneranno il C.P.O.S.P. ed i Sindaci nel prossimo futuro per perseguire gli scopi prefissati. Tali iniziative si aggiungeranno ad una generale elevazione dei dispositivi di controllo nell’area costiera, già in atto ed ad una verifica della dislocazione dei Presìdi delle FF.OO. sul territorio che, su richiesta dei Sindaci, il Prefetto Crudo si è impegnato ad effettuare per ottimizzarne l’impiego: “Come è emerso dalla riunione, l’episodio delittuoso di Alba Adriatica, efferato e grave,  impone un impegno ed un’attenzione alle dinamiche evolutive della criminalità cui nessuno può sottrarsi, ma non deve costituire motivo di intolleranza o causa di percezione di insicurezza. Le Forze di Polizia operano al meglio e ciò è confermato dal decremento dei reati in tutta la provincia e dai risultati delle operazioni svolte dai vari Corpi, ivi inclusi gli esiti delle indagini sul delitto. Come promesso, mi farò portavoce presso le sedi ministeriali ed i Comandi competenti delle esigenze e delle richieste formulatami nell’occasione dai Sindaci, nonostante tutti ritengano già scontata la risposta, considerati i dati e l’attuale momento di generale difficoltà. Da qui l’esigenza di rimodulare ed intensificare gli sforzi delle risorse disponibili e di realizzare, sul tema “sicurezza”, la più ampia collaborazione”.       Altro argomento all’O.d.G., fortemente avvertito dai Comuni costieri in quanto ubicati lungo le foci dei corsi d’acqua, è la gestione e mitigazione dei fenomeni idraulici ed idrogeologici che sempre più frequentemente si verificano sul territorio provinciale, determinando allagamenti (sottopassi, strade, ecc.) e danni anche in caso di precipitazioni non particolarmente intense. Gli intervenuti (Sindaci, Assessore provinciale ai LL. PP. Elio Romandini, rappresentanti dell’A.N.A.S.) – che hanno rappresentato, tra l’altro, l’esiguità delle risorse finanziarie per affrontare ulteriori emergenze (neve, fenomeni alluvionali, ecc.) – hanno chiesto l’intervento del Prefetto per risolvere lungaggini burocratiche che impediscono la rapida definizione di procedimenti autorizzativi per opere di manutenzione e di intervento lungo i corsi d’acqua e le strade di pertinenza, per superare conflitti tra i vari Enti nonché per definire meglio le procedure di prevenzione e di intervento di protezione civile. Come stabilito dal Prefetto a conclusione della riunione, sarà uno specifico “tavolo tecnico” affidato al coordinamento del dott. Pigliacelli, reggente dell’Area 1 “Ordine e Sicurezza Pubblica-Protezione Civile”, ad affrontare e risolvere le questioni rappresentate nell’ambito degli organismi già operanti in Prefettura per definire le diverse pianificazioni di protezione civile.Faranno parte del tavolo i rappresentanti di tutti gli Enti ed Amministrazioni interessati a ciascuna delle questioni rappresentate.

La posizione del Comune di Martinsicuro. “Nel corso dell’incontro siamo tornati a ribadire i notevoli problemi di sicurezza che si riscontrano a Martinsicuro”, scrivono in una nota il sindaco Paolo Camaioni e il delegato alla sicurezza, Sandro De Angelis, “anche alla luce del fatto che la persona uccisa ad Alba Adriatica era residente nel nostro Comune. Abbiamo ringraziato la Prefettura e la Questura per l’impegno profuso nel corso dell’estate che ha avuto un importante seguito operativo anche nella seconda metà del mese di Ottobre con importanti arresti di narcotrafficanti ed espulsioni di clandestini ricordando, nel contempo, i fattori che rendono Martinsicuro una zona particolarmente esposta ai fenomeni malavitosi (alta percentuale di immigrati – vicinanza con il carcere di Ascoli Piceno – gruppi dediti ad attività illecite – consumatori di stupefacenti provenienti anche dalle vicine Marche). Oltre ad evidenziare il grave fatto di sangue di Alba Adriatica che ha generato non poche apprensioni anche tra i nostri concittadini, si è ricordato anche l’assurdo incidente stradale di domenica scorsa causato da un automobilista straniero ubriaco risultato non in regola con il permesso di soggiorno che poteva avere conseguenze ben più gravi, ma che in ogni caso ha gettato una famiglia nello sconforto. Abbiamo ribadito, inoltre, come la sicurezza non vada garantita solo per un periodo limitato, ma debba essere assicurata costantemente, per cui siamo tornati a chiedere un Presidio fisso di Polizia da realizzare attraverso un riposizionamento di quelli esistenti o in subordine un rafforzamento della Caserma dei Carabinieri. Sulla base degli intendimenti espressi dal Questore ci siamo impegnati a prevedere momenti di informazione alla cittadinanza sul rispetto delle regole e sulla necessità di collaborare con le Forze dell’Ordine, oltre a garantire la comunicazione di tutte le licenze commerciali alla Questura in tempo reale (oltre a quelle relative alla somministrazione di alimenti e bevande che viene già effettuata come da normativa vigente). Abbiamo sottoscritto, infine, unitamente ai Sindaci di Tortoreto e Giulianova un ordine del giorno predisposto dal Sindaco di Alba Adriatica in cui si chiede al Ministro dell’Interno per il tramite del Prefetto e del Questore di Teramo di assumere tutte le iniziative finalizzate ad aumentare la dotazione delle Forze dell’Ordine partendo dal potenziamento dei singoli Comandi di Stazione dei Carabinieri e passando attraverso l’istituzione di un Posto di Polizia da posizionare nella zona nord della costa teramana”.