Martinsicuro, legge sugli scantinati. Città Attiva: la norma non andava recepita

Pollice verso sulla delibera con la quale l’amministrazione comunale di Martinsicuro ha recepito la legge regionale 40, nota come la norma che consente il recupero abitabile degli scantinati e seminterrati con cambio di destinazione d’uso.

 

Da tutti conosciuta come la legge dei garage. Già durante l’assemblea cittadina, i tre consiglieri di Città Attiva (Paolo Camaioni, Massimo Corsi e Andrea D’Ambrosio), avevano manifestato più di una perplessità sul percorso seguito dalla maggioranza. Posizione poi esemplificata con un voto contrario. Ora le ragioni del dissenso vengono evidenziate in una nota.

 

“Stabilito che ad oggi ancora non si riesce ad avere notizia su che fine abbia fatto la nomina della commissione urbanistica”, si legge nella nota, “acclarato che non è stata preventivamente convocata la commissione Governo del Territorio come prassi e buon senso avrebbero suggerito, in questa sede, infatti, anche gli altri consiglieri di maggioranza avrebbero potuto avere delle delucidazioni, si è ritenuto di portare un punto così delicato che potrebbe oggettivamente avere ripercussioni negative su un territorio in cui, da sempre, la presenza di un numero di piccole unità residenziali superiore al necessario è stato motivo del proliferare di situazioni border line”.

 

Il tema al centro del confronto è soprattutto uno e si riferisce ad un passaggio della legge regionale.

 

“I locali recuperati potranno essere annessi ad unità immobiliari esistenti”; viene riportato un passo del testo normativo, ” per farne parte integrante e costituirne ampliamento oppure potranno costituire unità immobiliari autonome nelle dimensioni minime previste dai vigenti regolamenti statali. Questo aspetto è in contrasto con il regolamento edilizio comunale in quanto autorizzativo di unità abitative di 28 metri quadri oltre che essere in contrasto con il buon senso. Va ricordato che i comuni, oltre ad avere la facoltà di non recepire la legge, così come hanno fatto altri municipalità costiere, possono decidere tranquillamente di applicare condizioni più restrittive rispetto a quanto in essa previsto, dato che ogni territorio ha le sue peculiarità”.

Città Attiva punta sul tema della sicurezza del territorio in ordine al rischio legato all’introduzione di alcune novità.

“Nascondersi dietro al sempre verde concetto di consumo minimo del suolo in questo caso è davvero improprio”, sottolinea il gruppo di opposizione, “ in primo luogo perché comunque determinati interventi creerebbero dei disagi già solo per il semplice fatto che poi gli standard urbanistici verrebbero stravolti e in secondo luogo perché è il caso che in via prioritaria a questo concetto si anteponga quello di “sicurezza dei cittadini”, a quanto pare i recenti eventi di Livorno dove in seguito a una alluvione le uniche vittime si sono avute in un nucleo familiare che abitava sotto il livello della strada non ha insegnato molto.

 

Ragionandoci per tempo magari si potevano apportare delle modifiche condivisibili. Così come è stata portata in approvazione, noi abbiamo votato contro. Il voto di astensione del rappresentante dei 5 Stelle, ma soprattutto quello dei consiglieri del PD che in passato si sono sempre dichiarati contro una edilizia fatta di unità abitative di dimensioni ridotte ci lasciano perplessi.

“Questo è uno dei primi atti della nuova maggioranza”, si chiude la nota, “ composta da diversi tecnici in materia edilizia e operatori che operano nello stesso settore e poteva essere prevedibile che avrebbero cercato di spingere in questo ambito, quello che si sperava era che non lo si facesse, come molte volte negli anni che hanno preceduto la nostra amministrazione, a discapito del buon sviluppo della città”.

 

 

 

 

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