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Impianti di risalita Prati di Tivo: le preoccupazioni di Federlaberghi

 

Teramo. Federalberghi Abruzzo esprime preoccupazione per la prossima stagione invernale nella stazione sciistica di Prati di Tivo nel Comune di Pietracamela. La ventilata notizia che gli impianti di risalita possano non riaprire “corrisponde a una condanna a morte per tutte le attivita’ alberghiere che nel comprensorio montano Teramano vivono di turismo – dice il presdiente Gianmarco Giovannelli. Sconcerta, infatti, la mancanza di programmazione e determinazione da parte di coloro che hanno il compito di creare le condizioni per la gestione degli impianti di risalita. Al di la’ dei problemi burocratici che sembrano essere emersi in queste ultime settimane, in merito alle competenze dei diversi Comuni sui quali ricadono le infrastrutture (realizzate con grandi sacrifici ed enormi impegni finanziari pubblici, soprattutto da enti della provincia di Teramo), era cosa nota agli addetti ai lavori la scadenza del 30 settembre per la gestione della Sangritana. Chiunque dotato di oculatezza e responsabilita’ del buon “pater familias” avrebbe per tempo (riteniamo al massimo verso la fine della scorsa primavera) avviato ogni procedura necessaria per trovarsi al 1° ottobre con un bando pubblicato e aggiudicato. Tutti sanno che sono queste le settimane preparatorie degli impianti per consentire, neve permettendo, di poter riaprire anche le strutture alberghiere con il ponte dell’Immacolata. Ad oggi – ha commentato il presidente di Federalberghi Abruzzo, Giammarco Giovannelli – gli imprenditori del settore alberghiero non sono in grado di proporre ed organizzare le offerte e la vendita dei pacchetti turistici agli utenti appassionati della montagna che raggiungono anche Pietracamela e Prati di Tivo da diverse regioni italiane nonche’ dall’estero, anche se questi ultimi in misura purtroppo non rilevante. Un grosso ed angoscioso interrogativo si pone per gli operatori, cioe’ sulla possibilita’ di lavorare la prossima stagione, organizzare e programmare assunzioni per poter dare il via anche a tutto quell’indotto occupazionale che e’ oro del Pil teramano ed abruzzese.