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Tortoreto, la politica e le nuove scuole

 

Tortoreto. Sugli edifici scolastici e sulla programmazione si consuma una nuova disputa politica a Tortoreto. In questi giorni, che hanno caratterizzato la ripresa delle lezioni, si è assistito ad un botta e risposta (tra maggioranza ed opposizione), sulla tematica delle cosiddette aule-pollaio e sul fatto che per far fronte all’aumento della popolazione (e degli studenti) urge una soluzione. Ipotizzata in passato, ma abortita strada facendo (storia campus). E su questi argomenti, ovviamente, il confronto, anche polemico nei toni, resta. “ Non giovano soluzioni estemporanee che servono a tamponare momentaneamente le emergenze”, si legge in una nota del gruppo consiliare e della segreteria del Pd, “ Non si può prendersela sempre con il passato, senza rendersi conto il sindaco Monti è figlio politico di quel passato che tanto sbeffeggia. A quei tempi ricordo al sindaco, che molte delle idee intraprese dal centro sinistra, erano lungimiranti perché proiettate al futuro. All’epoca dei fatti tanto cari al primo cittadino, i residenti sfioravano le 6 mila unità rispetto le 11 mila attuali. Se prima nei nostri plessi scolastici le aule erano capienti, i mezzi di trasporto idonei e le mense supportavano già a fatica le esigenze,oggi quelle condizioni non possono essere più accettate né dai genitori né dai cittadini”.

 

Nuova aula. Altro tema di questi giorni, verte sull’intervento in programma alla materna del Lido, dove il sindaco ha annunciato l’ampliamento di un’ala e del refettorio. “L’intervento è stato realizzato da questa amministrazione”, si legge ancora, “ con tanto di progettazione del tecnico comunale, delibera di giunta, impegno di spesa (8 mila euro) e determina. Poco importa se una volta terminati i lavori ci si è accorti che la stanza in cartongesso era priva di finestre e quindi non idonea per gli alunni. Oggi il sindaco dice che è stata realizzata per attività ricreative e ludiche, ma è falso. Un giorno prima dell’apertura delle scuole dopo un sopralluogo dei tecnici e docenti, si è deciso di fare diversamente,un passo indietro e recuperare un aula in disuso proprio a causa dell’inadeguatezza della stanza”.

La polemica. Su questo aspetto, ovviamente, torna a galla la necessità di pensare e realizzare (sopratutto) nuove scuole. Il piano di razionalizzazione del sistema scolastico” si legge ancora, “ doveva legarsi ad un vero e proprio piano generale sull’edilizia scolastica, ma nulla di programmatico in materia ha visto la luce. Ora quell’aumento senza un intervento di programmazione dell’edilizia scolastica é diventato un rischio,un vero e proprio pericolo per la sicurezza degli allievi e degli insegnanti. In una realtà come quella tortoretana, che ha scuole vecchie, fatiscenti, strutture che richiedono un continuo intervento manutentivo. L’aumento del numero degli alunni per classe, più che un azzardo suona come un’atroce beffa per chi dovrebbe lavorare e studiare in tutta sicurezza”.