Nella seduta consiliare di martedì sera, infatti, l’amministrazione comunale ha licenziato la manovra di bilancio (il secondo assestamento da quando si è insediato l’attuale esecutivo), che presenta alcune direttrici molto chiare nei suoi obiettivi. Edilizia scolastica e verifiche sismiche, verde pubblico, politiche sociali, manutenzione delle strade e manutenzione dei fossi.
I cinque obiettivi tracciati dall’esecutivo, così come ha ricordato nell’occasione l’assessore al bilancio Alduino Tommolini, sono stati il frutto di una relazione analitica dei funzionari dei vari settori della macchina amministrativa (con interventi, priorità e fondi da destinare), ma anche dei confronti nati in campagna elettorale e dalle prime risultanze emerse nelle assemblee di quartiere. “ Un primo passo” ha detto Tommolini, “ di quello che deve essere un bilancio partecipato e legato alle reali esigenze del territorio”.
Relativamente alle voci di bilancio più importanti, previste nella manovra di assestamento, figurano i 200mil euro per gli asfalti, i 256mil euro per la sistemazione della scuola di via Cola d’Amatrice a Villa Rosa, 100mila euro per iniziative nel campo delle politiche sociali, 50mila euro per la manutenzione dei fossi e canali (aggiunti ai 50mila già stanziati in precedenza), 10mila euro per gli eventi di Natale, 37mila euro di maggiori spese per la pulizia dell’arenile, 9 mila euro per adeguare il sistema informatico dell’ufficio ragioneria e 54 mila euro per liquidare l’avvocato che si è occupato di riscuotere la polizza fideiussoria.
In sede consiliare le opposizioni hanno espresso parere negativo sulla variazione di bilancio, partendo poi da posizioni diverse. Da chi, come Elisa Foglia del Pd ha chiesto la previsione di una spesa di 150mila euro per sistemare il canale di raccolta delle acque di via Franchi. Il gruppo di Città Attiva, al contrario, pur facendo delle valutazioni discrezionali su alcune voci di bilancio, preferite rispetto ad altre, ha lamentato la mancata convocazione di un consiglio comunale aperto, richiesto dalle minoranze, per decidere in che modo investire il tesoretto di Spassopoli.