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Accorpamento Teramo-L’Aquila, Catarra ‘boicotta’ il voto e ribatte: Faremo ricorso

La provincia di L’Aquila-Teramo non s’ha da fare. Valter Catarra non riesce a mandar giù il boccone amaro dell’accorpamento. Lo urla a gran voce da sempre e oggi più che mai, dopo la decisione (quasi banale, verrebbe da aggiungere) presa ieri dal Consiglio delle Autonomie Locali.

Valter Catarra ieri ha boicottato la riunione. “Assente” si legge sui verbali. Un’assenza giustificata alla quale segue una reazione già annunciata e ora ribadita: la Provincia di Teramo presenterà ricorso.

“Una occasione persa” la definisce Catarra. “Il Cal si è appiattito sulle decisioni del Governo rinunciando ad avere un ruolo. Il paradosso è che questa decisione arriva mentre è chiaro a tutti che il confuso dibattito sulle Province ha fatto da paravento ai veri costi impropri della politica: il fallimento del federalismo regionale e la cattiva gestione della Pubblica amministrazione”.

L’allontanamento dall’assemblea, aggiunge il presidente della Provincia, rappresenta “una scelta ben precisa e coerente con quanto sosteniamo da mesi. Sono numerosi i profili contestabili: non riconosco al Cal, un organismo di rango non costituzionale, il potere di esprimersi sulla soppressione di enti costituzionalmente garantiti nel più totale dispregio dell’articolo 133 che definisce in maniera molto netta che il mutamento delle circoscrizioni provinciali sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, con la partecipazione delle popolazioni interessate. Per le stesse ragioni sono impugnabili sia il Decreto sulla spending review che i provvedimenti legislativi conseguenti. Voglio solo ricordare che il Tar del Lazio, sul ricorso già presentato dalla Provincia di Matera si è riservato di decidere ma non lo ha dichiarato inammissibile come in tanti andavano predicando. La comunità teramana è stata lasciata sola, è l’unica ad essere penalizzata mentre in altre Regioni, i Cal, stanno scegliendo strade ben diverse e in alcuni casi molto lontane dal provvedimento del Governo in difesa della coesione sociale dei propri territori”.

La Provincia, quindi, si appresta a presentare il ricorso entro il 5 novembre L’Avvocatura provinciale sta valutando di integrare, nell’impugnativa al Tar, non solo l’opposizione alla delibera del Consiglio dei ministri del 20 luglio scorso, ma anche alla stessa proposta del Cal Abruzzo ed eventualmente al pronunciamento finale della Regione, previsto per il 22 ottobre.

 

Ecco_come_hanno_votato_al_Cal.pdf