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Atri, critiche per l’affidamento diretto dell’immobile ‘Cardinale Cicada’ ad una cooperativa

Atri. Abruzzo Civico interviene sulla polemica intorno all’affidamento diretto dell’immobile ‘Cardinale Cicada’ ad una cooperativa, esprimendo le proprie perplessità e sostenendo i dubbi delle locali associazioni.

“La inopportunità di un affidamento per tre anni alla fine del mandato amministrativo – spiega il coordinatore, Paolo Basilico – è del tutto fuori luogo, visto che su tale questione, correttezza vuole, ci fosse stata una forte partecipazione di idee su come gestire l’immobile che va ancora ultimato per renderlo agibile ovviamente con risorse extra. Com’è possibile concedere in uso gli alloggi quando nella stessa delibera il Comune dice ‘che l’affidamento è subordinato solo quando si avrà il certificato di agibilità’. Ma allora coloro che sono stati ospitati nel passato all’interno della struttura, come i ragazzi dell’Atri Cup e altri così come dichiarato dall’Assessore Ferretti, potevano starci si o no? Chiediamo poi, quali criteri ha seguito il Comune visto che non è stata bandita nessuna gara pubblica? La Cooperativa che prenderebbe in gestione lo stabile da quanto tempo si è costituita? Quali esperienze ha maturato in tale attività ? Inoltre ci chiediamo, visti i trascorsi recenti, le utenze (gas, luce e acqua) a chi faranno carico durante le aperture sporadiche della struttura con costi elevatissimi? Tutte le eventuali spese di manutenzione ordinarie e straordinarie a chi saranno a carico?”

Quesiti rivolti all’assessore Piergiorgio Ferretti, al quale Abruzzo Civico ricorda che “in Comune esiste un regolamento sulle concessioni in uso delle strutture comunali, con sconti elevati per le Cooperative, già da lunghissimi anni e che il comune ha sempre omesso. Purtroppo se l’Assessore Ferretti leggesse proprio oggi il report scritto da Ernst & Young capirebbe che l’Abruzzo è agli ultimi posti in Italia come Regione e le aree interne hanno poca capacità di determinare e attrarre flussi. I talenti vanno via, gli studenti che non hanno una offerta formativa valida vanno fuori regione ed ecco quindi che si perde competitività, ed Atri rispecchia a pieno questo andamento. Per tali ragioni ci sembra che questa delibera sia solo elettoralistica e priva di una vera visione strategica. È auspicabile e consigliabile in un paese civile che il Comune faccia un passo indietro e pensi a coinvolgere attraverso un forum l’Associazionismo, esperti strategici del settore per aprire un serio confronto sulle reali potenzialità della nostra Città; su come attrarre partner e quali potrebbero essere gli sbocchi anche per questa struttura che non può assolutamente più rimanere un semplice dormitorio per pochi intimi e per pochi mesi perché così sarà”.

Basilico invita l’amministrazione comunale a riflettere e confrontarsi sulla decisione presa: “Noi di Abruzzo Civico Atri siamo pronti al confronto. Farete sicuramente più bella figura”.