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Alba Adriatica, Udc: caso Marziale non esiste. Gode della fiducia di tutti

Alba Adriatica. Fiducia all’assessore esterno Pierluigi Marziale. Nella disputa in atto tra la segretaria del Pd il sindaco Franchino Giovannelli, per l’affare Marziale, si innesta la posizione di Antonino Legato, segretario dell’Udc di Alba Adriatica, partito dell’assessore al turismo.

“ All’interno del nostro partito ogni questione anche di natura morale”, si legge, “ è oggetto di attenta analisi e 

 

non si può non rilevare come alcune componenti del partito con il quale abbiamo costituito il sodalizio che governa la città dal 2008 (il Pd, ndr)  intendano dare una lettura del tutto utilitaristica delle vicende personali dell’assessore Marziale, il quale, sta svolgendo assai degnamente il pubblico impegno affidatogli e non è mai stato oggetto di alcun provvedimento giudiziale di riconoscimento di responsabilità penali, né tantomeno, come ormai definitivamente ed ufficialmente  accertato, mostra alcun profilo d’incompatibilità professionale  in ambito amministrativo”. Per l’Udc, dunque, la questione morale non esiste nel caso di specie, anche se ad onor del vero l’accordo elettorale del 2008 non era tra Alba Democratica e l’Udc, cosa poi che si è contestualizzata nel momento nel quale Marziale è stato nominato nella giunta come assessore esterno. “ Nessuna questione può essere evidenziata  in ordine alla questione morale”, prosegue Legato, “ e il nostro partito rinnova la fiducia a Marziale, così come coerentemente hanno fatto il sindaco, i componenti della giunta, tranne Viviani, e tutti i consiglieri di maggioranza, ai quali va il nostro plauso. Naturalmente l’ingiustificata e velleitaria iniziativa estemporanea del Direttivo del Partito Democratico è attualmente oggetto di valutazione anche da parte degli organi sovra-ordinati del nostro partito, che riservano una più approfondita analisi ed ogni conseguente iniziativa anche e soprattutto in vista dei prossimi impegni elettorali”.

Caso Marziale: Pdci in sintonia con il Pd

Piena sintonia con la posizione assunta da Tiziano Cimini, segretario cittadino del Pd sul caso Marziale. E’ questa la posizione, esemplificata in una nota, da parte di Francesco Antonini, segretario provinciale del Pdci.

“Il Pdci di Alba Adriatica” si legge in una nota, “ converge infatti sull’importanza della questione morale, e ritiene che l’incresciosa vicenda riguardante Pierluigi Marziale debba essere affrontata in misura netta,  mediante  le dimissioni immediate dell’assessore esterno. Ma vi è anche una ragione politica che ha portato allo sfaldamento del centrosinistra cittadino, l’ingresso appunto di elementi estranei all’organicità dell’alleanza, che di fatto ha creato i presupposti  dell’attuale crisi politica. Il Pdci albense è inoltre stupefatto della scomposta reazione verbale del sindaco Giovannelli, che elude volutamente le legittime richieste di chiarezza in merito alla questione presente e quelle passate, assumendo comportamenti arroganti che respingiamo con fermezza. Non dimentichiamo che la giunta cittadina non è nuova a situazioni simili, e ciò avvalora la nostra riflessione, sulla necessità cioè di lavorare comunemente ad un centrosinistra organico che segni nei fatti un’inversione di tendenza netta ed una discontinuità rispetto ad una situazione insostenibile e lontana dai problemi della cittadinanza”.

 

Giovannelli replica a Cimini

 

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco alla valutazioni avanzate dal segretario cittadino del Pd. Per Giovannelli, infatti, la crisi politica è in seno al partito e non certo nella maggioranza, anche alla luce dell’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva. “Consiglio  serenamente al segretario del Pd “, argomenta il sindaco, “ di rileggersi  i nomi della lista Alba Democratica composta ed appoggiata dal Pd e dal Psi, poi dissoltosi, e si accorgerà dell’apporto determinante, per la vittoria elettorale, di persone non iscritte a nessun partito, indipendenti di area centrista-moderata. E queste persone continuano a sostenere con immutata dedizione l’amministrazione comunale. Su questi temi e in prospettiva futura sarebbe stato opportuno convocare l’assemblea degli iscritti per l’elezione di una segreteria legittimata democraticamente ricordando che la nomina dell’attuale segretario è avvenuta sul consenso e sulla fiducia di tutte le componenti del Pd. Tale fiducia però – sottolinea il sindaco – è ormai finita”. E sulla questione morale? “ Oltre all’impegno e al lavoro quotidiano nell’azione amministrativa un faro ha sempre guidato l’amministrazione comunale che è quello dell’onestà, della trasparenza, della correttezza e della serietà. Nessuno – conclude Giovannelli – può permettersi di mettere in dubbio il rispetto di tali principi etici e morali”.