E lo fa per ricordare la sua quarantennale militanza nella sinistra (dal 1974) fino all’impegno, personale, profuso per far nascere la casa dei “Democratici”. Ma anche per annunciare le sue prossime mosse.
“Oggi mi trovo di fronte a chi vorrebbe spazzare via 43 anni di dedizione”, spiega Viviani, ” prendendo a pretesto un post sui social sul fenomeno migratorio che, pur essendo certamente sarcastico, non reputo offensivo nei confronti di nessuno”.
Un provvedimento, quello adottato dalla commissione di garanzia regionale che non ha di certo fiaccato lo spirito dello storico esponente del centrosinistra.
“Dico subito che contro il provvedimento di espulsione”, prosegue, “proporrò ricorso e provvederò a tutelare le mie ragioni davanti agli organi deputati del Partito e se del caso in altre sedi.
Per la prima volta in vita mia ho dovuto rivolgermi ad un legale.
Reputo la mia espulsione un fatto politico che poco ha a che vedere con le posizioni sul tema dell’immigrazione, che come è noto sono molto variegate all’interno del Partito Democratico, ma che invece sono state occasione e pretesto per alcuni di cogliere la palla al balzo per cercare di indebolire il Pd teramano e l’area che ne esprime la leadership.
Dimostrazione ne è anche la scelta di affidare il circolo di Alba Adriatica all’assessore regionale Dino Pepe: oppositore di spicco di chi attualmente ha la maggioranza del partito e dunque soggetto non imparziale.
Sono convinto, con il segretario provinciale Gabriele Minosse, che questo attacco non sortirà l’esito desiderato anzi, immediata è arrivata la richiesta da parte degli uomini e delle donne con cui ho condiviso il mio percorso politico ad Alba Adriatica di non abbandonare il campo. Per questo il gruppo parteciperà al congresso per le elezioni provinciali e successivamente, con rinnovato vigore, ci concentreremo sull’attività politica nel nostro Comune”.
La reazioni. “La vicenda di cui sono stato, mio malgrado, protagonista”, dice ancora, “mi ha dato la possibilità di confrontarmi con tanti cittadini sui temi dell’immigrazione e della sicurezza fino a convincermi che saranno senza dubbio punti programmatici fondamentali e dirimenti nella prossima campagna elettorale che affronteremo ad Alba Adriatica.
Voglio concludere facendo mio un bellissimo pensiero espresso da Enrico Berlinguer in una trasmissione televisiva: “Da questo punto di vista non mi è accaduto, e questa la considero la più grande fortuna della mia vita, di seguire quella famosa legge per la quale si è rivoluzionari a 18, 20 anni e poi si diventa via via liberali, conservatori e reazionari. Io conservo i miei ideali di allora”.