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Ospedale Atri, Astolfi: ‘Altro che depotenziamento, nuovi servizi in arrivo’

Atri. “L’ospedale di Atri è un’azienda funzionale all’interno della quale non è previsto nessun depotenziamento bensì soli cambiamenti positivi rispetto al passato”.

Così il sindaco di Atri Gabriele Astolfi ha precisato nel corso di una conferenza stampa convocata con l’obiettivo di mettere in luce alcuni aspetti dell’ospedale S. Liberatore probabilmente “ancora sconosciuti o volutamente omessi dalle forze politiche della minoranza che, al contrario, fanno propaganda con inutili allarmismi”.

Presenti  anche il direttore generale dell’ospedale professore Giustino Varrassi e il capogruppo della PDL in consiglio regionale Lanfranco Venturoni.

Come ribadito da Astolfi, “il reparto medicina, vero punto debole dell’ospedale, avrà nel mese di settembre il nuovo primario. E’ stato acquistato il litotritore per il trattamento dei calcoli renali. Nel frattempo stanno prendendo vita nuovi servizi, uffici più moderni ed efficienti. L’ospedale S. Liberatore spesso viene paragonato al complesso termano notoriamente più grande. Queste contrapposizioni, tra l’altro errate per ovvie motivazioni, non fanno altro che offuscare tutto il buon lavoro che, invece, si sta facendo per migliorare l’offerta sanitaria. Siamo soddisfatti per i risultati conseguiti e soprattutto per la sua nuova configurazione. Tutto questo è l’ennesima riprova che i progetti da noi proposti già da tempo sono in corso d’attuazione”.

Numerose le novità elencate in conferenza stampa. Sarebbe previsto, infatti, un Centro di riabilitazione neuromotoria da attivare entro la fine dell’anno prossimo. Tale centro non esiste all’interno della regione e potrà diventare, precisa il sindaco Astolfi, un punto di eccellenza dell’ospedale atriano.

Previsto, invece, entro la fine di quest’anno il rinnovo totale già avviato del reparto di radiologia il cui miglioramento sarà anche funzionale al settore della medicina nucleare con il quale dividerà un unico front office. La medicina nucleare si avvarrà della terapia radiometabolica per la cura dei tumori.

Ma non è tutto. Il reparto urologia avrà ancora i posti letto e così oculistica, mentre medicina ed endocrinologia potranno contare su nuovi primari entro il mese di settembre. Esiste infine il progetto del parto indolore dove si spera di avere la collaborazione degli anestesisti per la sua effettiva realizzazione.

“In definitiva – si legge nella nota del Comune di Atri – si può affermare senza ombra di dubbio che l’ospedale di Atri si può considerare il secondo ospedale della provincia dopo il Mazzini di Teramo per i servizi che eroga”.