Atri. Continua la battaglia dell’amministrazione comunale atriana contro la chiusura del tribunale della città ducale.
Davanti a questa situazione e visto lo schema di decreto del riordino degli uffici giudiziari (anche chiamato “taglia-tribunalini”), il sindaco e l’amministrazione chiedono l’attuazione dell’articolo 7 del decreto sulla Spending Review che prevede che vengano utilizzati a servizio del tribunale gli immobili di proprietà del comune adibiti a servizio degli uffici giudiziari e delle sezioni distaccate soppressi, a patto che le spese di gestione e manutenzione degli immobili siano a carico del comune.
La spending review è servita già con la proposta del comune di Atri e trova conferma di possibile applicazione nell’articolo 7: l’amministrazione comunale aveva infatti già precedentemente deliberato la volontà di concedere a titolo gratuito gli immobili che ospitano la sezione distaccata del tribunale di Atri e del Giudice di Pace, rinunciando a rimborsi da parte del Ministero per circa 100.000 euro, creando un notevole risparmio.
“Il Ministero, quindi – sostiene il Comune di Atri -, potrà continuare ad avere la stessa organizzazione e logistica attuale a costo zero semplicemente applicando l’articolo 7. Intendiamo, a questo punto, avviare un piano di incontro con il presidente del tribunale, il consiglio giudiziario e il consiglio dell’ordine degli avvocati affinchè tali istituzioni rappresentino nelle opportune sedi ministeriali le ragioni utili alla sopravvivenza degli uffici giudiziari sul territorio comunale”.