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Teramo, fondo sociale europeo. Catarra chiede documentazione in dieci giorni

Teramo. “Non fra un mese, come richiesto dalla Regione, ma tra dieci giorni, tutta la documentazione che serve deve essere pronta” questo l’ordine del presidente della Provincia di Teramo Catarra che questa mattina, dopo aver sentito i dirigenti interessati e Teramo Lavoro, ha deciso che le attestazioni dei diversi livelli sul Fondo Sociale Europeo si devono chiudere “ben prima del tempo concessoci” perché, ha sottolineato, “è arrivato il momento di fare chiarezza e non solo con l’Unione Europea.

Una cosa è certa, né io né gli assessori gestiamo spese e rendiconti, tanto meno siamo degli esperti di Fondo sociale ma a questo punto la documentazione a disposizione dei tre livelli di controllo è tale che è possibile fare qualsiasi tipo di raffronto e verifica e, soprattutto, arrivare ad una qualche conclusione da chi la deve trarre”.

Dopo l’audizione di ieri al Comitato di sorveglianza del PO FSE, dove sono state ripercorse le tappe che hanno condotto alle attuali criticità – gli esposti che hanno fatto aprire l’inchiesta della Procura, i ritardi nella consegna dei rendiconti che servono all’Unione Europea per la certificazione della spesa – ed è stato chiesto alla Provincia di chiudere entro luglio le attestazioni della gestione del Fondo sociale Europeo, il Presidente ha chiesto ai dirigenti e a Teramo lavoro di accelerare le tappe perché “Con il congelamento dei fondi destinati alla Provincia non è possibile fare alcuna programmazione, garantire i servizi, pensare ai dipendenti della Teramo Lavoro ai quali il 30 giugno scade il contratto”

“Una cosa è certa – precisa il Presidente – in nessuno dei tavoli aperti mi sono stati contestati, formalmente o informalmente, addebiti su in house e selezioni ma le questioni vertono tutte su alcune ben specifiche tipologie di servizi e di attività, ad esempio Bottega Scuola, oppure le spese generali, o ancora l’Agenzia giovani e se questi servizi possono essere erogati in tutto o in parte con il Fondo sociale”.

Ieri, il presidente ha anche incontrato a Roma il sottosegretario al Lavoro e al Welfare, Michel Martone per verificare quale migliore percorso intraprendere per garantire la continuità dei servizi e dell’occupazione ai dipendenti della Teramo Lavoro, in scadenza il 30 giugno. “Con i sindacati abbiamo chiaro un percorso ma il congelamento dei Fondi pone qualche problema in più anche per questo dobbiamo chiudere in fretta i rendiconti”.