Vinicio Ciarroni e il cda della Ruzzo Reti: un legame ancora tutto da scoprire. In cui, ed è l’unica cosa certa, l’unico punto di unione sembra essere il primo cittadino teramano, Maurizio Brucchi. Sconcerto e indignazione che hanno attraversato in un lampo l’intera provincia. Capofila, manco a dirlo, il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro che, insieme ai sindaci di Alba Adriatica, Basciano, Bellante, Campli, Castellalto, Colledara, Controguerra, Cortino, Crognaleto, Castel Castagna, Mosciano S. Angelo, Montorio al Vomano, Torano Nuovo e Tossicia, in qualità di soci della Ruzzo Reti, hanno chiesto la convocazione di un’assemblea urgente per chiarire le ragioni delle dimissioni improvvise di Claudio Strozzieri, e le dimissioni del Consiglio d’Amministrazione della Ruzzo Reti.
Nel documento, i sindaci-soci hanno sottolineato la loro contrarietà “ai metodi e criteri di scelta adottati dalla maggioranza dell’assemblea, non ritenendosi in alcun modo rappresentati in seno all’organo esecutivo”, e poi il fatto che “dall’insediamento e per ben dieci mesi, l’assemblea non è mai stata convocata per discutere le linee d’indirizzo e programmatiche del nuovo CdA”.
Altro aspetto sottolineato dai 15 sindaci firmatari è l’aver appreso “dell’esistenza di conflitti all’interno del CdA, su questioni dai contorni confusi se non addirittura loro ignote, mai oggetto di discussione assembleare, sfociate nelle dimissioni del Presidente”. Secondo i sindaci la situazione è di tale gravità da richiedere, appunto, un’assemblea urgente “nella quale si chiariscano le ragioni che hanno indotto il Presidente a rassegnare le dimissioni, ma anche a richiedere che tutto il CdA si presenti dimissionario a detta assemblea, evidenziando che in una società pubblica la sussistenza di un effettivo controllo analogo passa anche per il gradimento del CdA da parte di tutta l’assemblea”.
In serata, poi, la situazione si è ulteriormente acuita. Alla notizia della nomina di Ciarroni all’interno del CdA, Mastromauro sembra essere scattato (come dargli torto) sulla sedia.
“Siamo al cospetto di un colpo di mano, irrispettoso delle istanze provenienti da ben 15 sindaci, soci della Ruzzo Reti” ha tuonato il primo cittadino. “Ecco, dunque, la politica secondo Brucchi, che senza il minimo pudore ha nominato il suo segretario personale come consigliere del CdA, in surroga. Una politica alla Mazzarò, il personaggio delle novelle di Verga, quello per intenderci che diceva ‘roba mia vientene con me’. Ebbene io e i miei colleghi sindaci non ci stiamo a questo modo di intendere le cose. Non si può calpestare così né la logica, né le istanze provenienti dal territorio. Il sindaco Brucchi non può pensare di essere un rullo compressore, polverizzando gli altri. Questa non è democrazia. Anzi, non ne ha nemmeno la lontana parvenza. Ma a questo colpo di mano io e i miei colleghi non ci stiamo, e promettiamo battaglia”.
L’interrogazione presentata dai consiglieri regionali del Pd, Giuseppe Di Luca e Claudio Ruffini.
Premesso che in data 15 maggio 2012 il Dott. Claudio Strozzieri ha rassegnato le dimissioni da Presidente della Ruzzo Reti spa; che il giorno 28 maggio 2012 è stata convocato il cda della Ruzzo Reti spa con il seguente ordine del giorno:
1. Presa d’atto delle dimissioni del Presidente e nomina di un nuovo amministratore ai sensi dell’art.2386 comma 1 del C.C.;
2. Art. 20 dello Statuto della Ruzzo Reti spa e art. 2380 bis 5 comma C.C. Nomina Presidente del Consiglio di Amministrazione;
Verificato che il giorno 29 maggio 2012 si è riunito il cda della Ruzzo Reti spa e si è proceduto a nominare:
1. Un nuovo componente nel cda nella persona di Vinicio Ciarroni;
2. Il vice-presidente nella persona del Dott. Carlo Ciapanna alla carica di Presidente;
Rilevato che lo Statuto della Ruzzo Reti spa, all’articolo 14 (Titolo III), prevede che sia l’assemblea dei soci a nominare il Presidente, oltre agli altri componenti del cda e del collegio sindacale; l’articolo 2380 (e seguenti)del Codice Civile prevede che la nomina del Presidente può avvenire all’interno del cda solo se lo Statuto non dispone diversamente.
Ricordato che nella convocazione della seduta del 28 maggio 2012 doveva essere inserito all’ordine del giorno la convocazione dell’assemblea dei sindaci, invece al contrario non è stata prevista
Chiediamo al presidente ed all’assessore regionale competente se gli atti del nuovo cda eletto con le procedure di cui in premessa, che riteniamo essere irregolari, possano essere illegitimi.
Marina Serra