La lettera
“Vedere la struttura ospedaliera tornare alla sua massima potenza è per noi vibratiani motivo di grande
soddisfazione e di orgoglio. Lo sforzo che l’attuale dirigenza sta compiendo è ben allineato a presidio ospedaliero pronto a recepire le giuste migliorie strutturali e tecnologiche. Lo stesso personale medico ed infermieristico/ tecnico è fortemente motivato e con grande sacrificio aspetta i rinforzi (già programmati e in via di ulteriore programmazione) per vedere di giorno in giorno diminuire le lunghe attese per esami diagnostici o per interventi programmati. Ormai tutti i reparti stanno cercando di raggiungere gli splendidi risultati ottenuti dal reparto di ortopedia del prof. Calvisi.
Cresce con notevole slancio il Reparto Ostetrico grazie anche alla sua dirigenza ( Prof. Patacchioli) ed al parto indolore (unico in Abruzzo e praticato solo ad Ancona). Ed il motore dell’Ospedale, cioè il Reparto di Chirurgia in poco tempo ha raggiunto livelli
insperati (ad oggi oltre 400 interventi), mentre l’Endoscopia digestiva e la piccola chirurgia ha prenotazioni a 15
giorni, mentre per una visita ambulatoriale chirurgica bisogna attendere in media una settimana.
E il tutto con due o tre medici titolari che affiancano il Dott. Gizzonio o il Prof. Petroletti, e seguiti da
un gruppo di giovani medici tirocinanti di grande bravura. Ma anche in questo reparto si è in attesa di rafforzare l’equipe operatoria per poter ulteriormente sconfiggere la mobilità passiva.
Per tale motivo e per vincere lo spauracchio della mobilità passiva di ben 70 milioni di euro l’anno è bene che si vada a breve a rafforzare il personale che per anni è stato drenato e spedito in altri reparti degli ospedali teramani.
Tutto questo sono sicuro che non accadrà mai più e penso che le battaglie da me e dalla Val Vibrata svolte in epoche recenti servano a far capire alla “politica” che non ci sono più “VACCHE GRASSE” da mungere ma risorse da recuperare ed utilizzare nei territori che li producono e la Val Vibrata produce annualmente oltre il 40% del reddito lordo dell’intera provincia teramana e quindi merita ancora maggiore attenzione e potenziamento di strutture sanitarie lasciate al loro destino da oltre 10 anni. Ed è inutile ricordare di chi sono state le responsabilità.
Oggi è cambiato positivamente e lo vediamo giorno per giorno e per questo ringraziamo questo Direttore Generale ed il suo staff e lo sproniamo a continuare in questo sforzo immane ma entusiasmante”.