E’ uno sfogo, inatteso per le circostanze nelle quali si materializza (la cerimonia di consegna dei premi di un concorso di scultura), quello del sindaco Gino Monti, che amareggiato e anche abbastanza contrariato, commenta l’ultimo presunto caso scoppiato al Comune di Tortoreto: quello del quadro contenuto in uno degli uffici delle sede centrale. “ Come si fa a lanciare accuse nei confronti di chi ha servito il Comune per 40 anni”, ha sottolineato il sindaco, “ e che si era solo preoccupato di far rimuovere un quadro, conservato non nella maniera migliore, e con una ceramica di Castelli danneggiata. Da qui a far passare all’esterno un messaggio di una possibile sottrazione, quando le cose stanno in maniera diversa, è una cosa grave”. Parole che pesano come macigni quelle del sindaco, a testimonianza di un clima che, in questa fase, in seno al palazzo comunale, non è dei più idilliaci. Nel frattempo, sulla vicenda del quadro “prima scomparso e poi riapparso”, il direttore generale dell’ente ha aperto un procedimento amministrativo per verificare nel dettaglio come siano andate le cose. Saranno ascoltati i tre protagonisti del presunto episodio (due dipendenti e un ex dipendente). Già ieri sono state ascoltate due persone.