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IdV Teramo, Mascitelli risponde a Mercante

Teramo. “Dispiace sempre quando qualcuno decide di lasciare il nostro partito, anche se poi il dolore è compensato da tante persone, totalmente disinteressate, che si avvicinano a noi ogni giorno”.

E’ questo il primo commento che il segretario regionale dell’IdV Alfonso Mascitelli ha rivolto alla polemica conferenza stampa del consigliere provinciale Riccardo Mercante, al quale decide di rispondere senza indugi.

“Rispondo subito, con il rispetto dovuto, alle domande che ci ha posto Mercante, tra l’altro già oggetto di valutazioni  negli  incontri del nostro  partito e che per semplice distrazione  lui evita di ricordare.
1) Un partito che non da voce al pensiero critico ( si presuppone il suo)? L’unica iniziativa pubblica di rilievo, promossa in tre anni di attività istituzionale dal consigliere Mercante, gli è stata totalmente rimborsata sino all’ultimo euro. E questo si fa per incentivare e non certo per scoraggiare chi ha  qualcosa da dire.
2) I congressi provinciali a scadenza? I congressi non si decidono su base regionale, a seconda dei singoli casi e con la scadenza di uno yogurt, ma vengono deliberati con le stesse regole per tutte le regioni dall’Esecutivo Nazionale: quando verrà deciso l’IdV Abruzzo è pronta.
3) Banche? Il partito  non consente gestioni o partecipazioni dirette di nostri rappresentanti, anche se non si deve confondere tra ciò che sono le banche d’affari e quelle che sono le funzioni di istituti di credito cooperativo a sostegno delle piccole imprese.
4) Finanziamento pubblico ai partiti? Anche qui Mercante si è distratto, perché dal nostro reingresso nel parlamento, in tutte le manovre economiche sono sempre presenti i nostri emendamenti per l’abrogazione: votati e bocciati!
L’onorevole Di Pietro ha già dichiarato che rinuncia alla prossima rata  per farla destinare alle politiche sociali. E per quanto riguarda  le risorse già presenti nelle casse nazionali del partito, in attesa che venga cambiata la legge, le procure e i tribunali che sono stati interessati ne hanno certificato l’assoluta trasparenza d’uso.
In ultimo, le firme che attualmente raccogliamo per la promozione della legge di iniziativa popolare non godono di alcun rimborso economico. Mercante si confonde con le firme per i referendum che sono altra cosa; ma questo forse per lui è un particolare marginale purchè riesca a sparare nel mucchio”.