“Premesso che ogni società commerciale ha il diritto di fare scelte di riorganizzazione, di scegliere i propri dipendenti e la location, i lavoratori non sono un numero, ma sono persone con diritti, garanzie riconosciute e soprattutto con una dignità. Non è nelle nostre intenzioni sostituirci ai gruppi sindacali che sostengono i lavoratori e che hanno indetto lo sciopero dello scorso 7 aprile, ma vogliamo essere vicini a delle persone che rivendicano i propri diritti e le proprie garanzie. Il nostro obiettivo è riflettere con la cittadinanza su un problema che riguarda non solo una filiale di supermercati, ma tutti noi. Ci troviamo a combattere quotidianamente contro una crisi che dal dopoguerra non ha precedenti ed è proprio oggi che la politica più di prima deve difendere e promuovere il diritto al lavoro. Il lavoro non è un “favore”, ma un diritto. Noi auspichiamo che con il nostro intervento si possano rafforzare le richieste dei lavoratori affinché vengano ascoltati e sia fatta chiarezza sul loro futuro.”