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Elezioni Martinsicuro, Sinistra e Articolo 1: ecco perchè non presenteremo la lista

No ad una lista della sinistra (Sinistra per Martinsicuro e Articolo 1) in appoggio al Pd e al candidato sindaco Elisa Foglia. Per questa tornata elettorale l’ala sinistra cittadina resterà alla finestra.

 

Decisione che ha preso forma nel corso degli ultimi giorni, forse già trapelata, ma che ora ha tutti i crisi dell’ufficialità. La posizione emerge in un documento diffuso nelle ultime ore e nel quale vengono sottolineati una serie di aspetti sul come andrebbero affrontati alcune delle problematiche a livello cittadino.

 

Ma considerazioni molto chiare emergono sul piano politico. Sulla non condivisione del percorso avviato dal Pd e dalle dinamiche che potrebbero poi generarsi, eventualmente, in caso di ballottaggio.

 

 

Il documento

 

Negli ultimi tempi, ed in particolare nei mesi scorsi, una vasta area della sinistra ha approfondito una riflessione sulle tematiche nazionali (jobs act, voucher, art. 18, referendum, ecc.) e problematiche del nostro territorio comunale, in particolare sulle tante famiglie che qui ogni giorno soffrono per una disoccupazione specie giovanile che fatica a trovare risposte concrete, sulla estrema difficoltà del nostro tessuto produttivo che vede molte sue aziende chiudere o in affanno, su parti del territorio (fraz. Villa Rosa) non necessariamente periferiche che vivono il degrado di giovani che spacciano, si drogano, rubano, di donnine che passeggiano indisturbate per adescare clienti, zone di territorio che andrebbero riqualificate e non lasciate al degrado urbanistico e sociale acuite da una forte presenza di immigrati (es. zona Tronto), su un territorio carente di strutture sociali e lasciato in scandaloso abbandono anche nella normale pulizia e manutenzione (basta vedere come sono ridotti il lungomare e la maggior parte delle vie cittadine – la centralissima via Moro in testa)  e sulla povertà della sua vita culturale e sociale.

 

Gli incontri. Si sono susseguiti vari incontri dai quali è scaturito come ci fossero il bisogno, la necessità di idee e proposte ragionate con serenità ed in modo costruttivo maturando, così, l’idea di dar vita ad un movimento che ha scelto di denominarsi “Sinistra Unita per Martinsicuro” indicando naturalmente nel nome la propria storia di appartenenza ideologica, condividendone nel frattempo il confronto anche con il Movimento Art.1. MDP e con tutti coloro che hanno iniziato ad identificarsi in questo percorso e con uno sguardo ai giovani che non si riconoscono nelle linee espresse fino ad ora dalle attuali forze politiche.

L’analisi unanime scaturita in seguito è stata quella di aver preso coscienza del fatto che oramai viviamo in un Comune cresciuto nella sua popolazione ma che non ha né una sua connotazione né un suo progetto per il futuro. Manca una visione del nostro territorio per i prossimi anni e decenni che, anche alla luce dei cambiamenti profondi della società, valorizzi le peculiarità del nostro territorio e ne sappia sfruttare anche in modo originale le tante potenzialità presenti, specie nel campo del turismo.

Soprattutto in questi ultimi anni il nostro Comune ha perso ulteriormente terreno e valore anche nei confronti di quelli limitrofi aumentando la distanza dalle esperienze migliori a cui fare riferimento.

I cinque anni dell’esperienza amministrativa di Città Attiva sono stati “soporiferi”, senza stimoli o attività di qualche pregio, senza risultati evidenti o tentativi di vero progresso e cambiamento di registro rispetto alla disastrosa giunta del quinquennio precedente di centro destra.

Si è tirato a campare, si è perso tempo prezioso lasciando che i problemi incancrenissero: una maggioranza rinchiusa in se stessa come una setta, senza idee valide e progetti, ha prodotto solo immobilismo e peggioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.

 

La svolta. Il nostro Comune necessita di una svolta decisiva nella sua vita innanzi tutto nel metodo: l’ascolto costante dei cittadini e la loro partecipazione condivisa alle scelte da attuare.

 

Sarebbe stato utile portare il contributo delle nostre energie, delle nostre idee e delle nostre proposte anche nella prossima scadenza elettorale, ma negli incontri avuti con la delegazione del PD locale si è riscontrata una seria difficoltà di dialogo non solo per l’approfondimento di punti qualificanti del programma, ma anche nel tentativo di chiarire le troppe ambiguità esistenti su eventuali apparentamenti in sede di un ballottaggio.

Ce ne dispiace, è stata persa l’occasione per un lavoro comune di tutte le forze progressiste e riformatrici.

Ma il nostro percorso non è finalizzato alla conquista di poltrone alle prossime elezioni comunali: il nostro intento era ed è solamente quello di dare un forte contributo alla rinascita della vita democratica, politica e culturale del nostro Comune, a ridare voce e cittadinanza a chi oggi non si sente né ascoltato né rappresentato dalle forze politiche esistenti, a ricostruire un senso di comunità a un territorio cresciuto troppo in fretta e spesso senza un’anima.

Ci impegniamo, perciò, a costruire un progetto politico-culturale aperto ed inclusivo, partendo dai valori e principi della Carta Costituzionale.