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Teramo, Da Rui e Topitti (Confesercenti) sbugiardano Brucchi

“Il mistero è svelato”. Per Giancarlo Da Rui, presidente comunale Confesercenti e presidente vicario provinciale e Antonio Topitti già dirigente storico Confesercenti, sconfessano le dichiarazioni del sindaco dimissionario, Maurizio Brucchi, sostenendo che il documento a firma delle associazioni dei commercianti, in cui veniva chiesto il ritiro delle dimissioni per scongiurare un commissariamento, era stato ispirato dallo stesso primo cittadino.

“L’ispiratore”, scrivono in una nota i due commercianti, “è stato il sindaco dimissionario, il quale da sempre ostaggio di noti capibastone politici locali e trovatosi in serie difficoltà con la maggioranza della sua ex maggioranza in Consiglio Comunale, dalla quale più che azzoppato è stato brutalmente gambizzato, si è rivolto ad alcuni operatori commerciali del centro storico, di area politica di centrodestra, alcuni anche con ruoli di dirigenti in una nota associazione di categoria, chiedendo loro la redazione e pubblicazione di un documento sponda al quale successivamente lui avrebbe risposto positivamente, al fine di superare la sua difficile situazione politica”.

Un “teatrino delle marionette” che ha visto subito accogliere la proposta, con la preparazione del documento che, secondo i due commercianti, forse non è stato neanche letto dai firmatari, alcuni dei quali “erano in vacanza fuori Teramo, alcuni addirittura all’estero, i più con residenza in cittadine costiere che solo marginalmente percepiscono le dinamiche politiche ed amministrative della città capoluogo”.

“La cosa curiosa e strana”, continua la nota, “è che nessuno è riuscito a spiegare come sul documento in questione sia stato riportato il nome di Antonio Topitti (con un ruolo associativo che attualmente non gli compete ma che è ricoperto dal presidente vicario provinciale Giancarlo Da Rui), il quale sempre presente in città, con il negozio aperto anche nella giornata di domenica 23 aprile non è stato per nulla informato della iniziativa in essere neppure telefonicamente”.

E sono proprio le dichiarazioni di Brucchi che risponde ai “tanti appelli alla responsabilità” da parte di cittadini e associazioni di categoria, a far tornare la quadratura del cerchio, “con l’inizio delle consultazioni con i consiglieri della ex maggioranza, ironia della sorte presso il ristorante Capolinea”.

 

Pomante (Arancione): “Brucchi ha fatto una figura barbina”

Sulla questione torna anche il consigliere comunale arancione, Gianluca Pomante che sostiene come il sindaco “ormai sull’orlo di una crisi di nervi” non abbia alcuna intenzione di rilanciare la città ma solo di “restare seduto sul suo scranno in attesa di migliore collocazione”.

E, oltre a considerare la sua proposta di 5/7 assessori super partes solo un gioco di prestigio, definisce una “figura barbina”, quella rimediata dopo le rivelazioni di due storici commercianti cittadini, secondo i quali le sue dichiarazioni “sarebbero frutto di un incontro con alcuni ‘infiltrati fidati’ che avrebbero inviato il comunicato ai media a nome di tutti”.

E auspicando che i consiglieri di maggioranza mostrino un barlume di dignità, sottolineando come continuare a sostenere questa amministrazione significhi raschiare il fondo del barile, sostiene come a questo punto “il commissario sarebbe una panacea”.