Elezioni Tortoreto, il no di Piccioni è definitivo. Di Matteo: lista oramai definita

Tortoreto. A due settimane dalla presentazione delle liste il centrodestra sembra essere sempre più in crisi d’identità. L’area politica che ha primeggiato nelle ultime due amministrative non riesce a fare sintesi.

 

E tutto il percorso tracciato negli ultimi mesi, nella sostanza, è quasi al punto di partenza. Tra ipotesi, candidature prima annunciate e poi abortite e ipotesi di alleanze, lo scenario resta ancora molto nebuloso.

I punti certi. Domenico Piccioni non sarà il candidato sindaco del centrodestra (o di parte di esso). Lo aveva annunciato lunedì scorso e lo ha ribadito oggi. “Non torno indietro sulla decisione presa”, sottolinea Piccioni al telefono. “ La mia candidatura non ha incontrato il gradimento di tutti e in particolar modo di coloro che parlavano di totale rinnovamento. La decisione è presa, non ci sono margini per un ripensamento e non ci sto ad alimentare un teatrino stucchevole”.

 

Chiara la posizione di Piccioni come è altrettanto nebuloso lo scenario da disegnare, con i vertici provinciali (o meglio i referenti) dei partiti del centrodestra che stanno cercando soluzioni nuove. Una, che nuova del tutto non è, potrebbe essere quella di rimettere in campo Gino Monti (ipotesi mai accantonata dai vertici teramani) alla guida di una squadra molto rinnovata. Potrebbe essere questa la chiave di volta per incontrare anche l’appoggio del comitato Tortoreto Sempre? E’ una strategia da valutare e da sondare anche in relazione agli appoggi che il potenziale schieramento potrebbe intercettare, stante anche il clima che si è generato.

 

Nell’agone politico, poi si rincorrono altre candidature di area: Mauro Calvarese, Lanfranco Cardinale e Arianna Del Sordo (gli ultimi due nomi riguardano figure dell’amministrazione uscente). Nell’attuale scenario ci sarebbe anche Francesco Marconi, il primo in ordine dei tempo a dare la sua disponibilità alla candidatura, ma poi nella sostanza bruciato nel gioco di veti incrociati e di situazioni ancora tutte da dipanare. Certo è che il termine per la presentazione delle liste si è molto ridotto e sembra di rivivere quello che è accaduto nel 2014.

 

Candidatura Di Matteo. Chi appare lontano anni luce dalle dispute in atto nel centrodestra è Domenico Di Matteo (Abruzzo Civico), che continua a lavorare per preparare squadra e programma. Area centrista e moderata quella di Di Matteo, che sta aggregando una squadra decisamente rinnovata. “ Attorno ad alcune persone di esperienza”, dice, “ abbiamo messo assieme un gruppo giovane e motivato che ha come obiettivo quello che aprire un nuovo corso investendo su quella che deve essere la nuova classe dirigente. Il paese ha bisogno di risposte chiare e di persone che si mettano a disposizione del bene comune senza altre interessi. Accordi con altri raggruppamenti? Il nostro percorso è tracciato nei metodi e negli obiettivi, “sottolinea. “Chi vuole dare un contributo e sposa la nostra filosofia è ben accetto”. A giorni Di Matteo dovrebbe definire la lista anche in considerazione che devono solo essere limati alcuni aspetti legati alla rappresentanza delle varie zone del territorio.

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