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Teramo, l’opposizione affila le armi in vista del Consiglio Provinciale di domani

Teramo. L’esenzione dei Comuni dal pagamento del canone Cosap, l’istituzione del gruppo di lavoro sulla sanità, la convocazione dell’Osservatorio provinciale dell’Economia e dello Sviluppo, il voto agli immigrati ed i criteri di assegnazione dei contributi alle associazioni culturali. Saranno questi i temi che la minoranza provinciale porterà all’attenzione del Consiglio che si riunirà domani, come espressamente richiesto dai gruppi Pd, Idv, Sel e La Tua Provincia.

“Proposte di grande rilievo” spiega il capogruppo Ernino D’Agostino “che se approvate determinerebbero azioni immediate”.

All’ordine del giorno, oltre al riconoscimento dei debiti fuori bilancio (Ambiente ed Energia), alla sdemanializzazione di un’area sita lungo la provinciale 48 di Bosco Martese e di un relitto stradale sulla provinciale 491 a Tossicia (Servizio Demanio), alla presentazione del progetto We are the planet (Politiche Comunitarie), ci saranno anche due proposte di deliberazione. Con la prima si propone di modificare il regolamento Cosap per esentare i Comuni dal pagamento del “canone non ricognitorio” sugli attraversamenti delle strade provinciali. “La normativa attuale” spiega il consigliere Renzo Di Sabatino “prevede che i Comuni paghino alla Provincia un canone nel caso in cui realizzino opere pubbliche che prevedono l’attraversamento di strade provinciali. Noi proponiamo che le spese vengano pagate dalle società che di fatto gestiscono l’opera richiesta dai Comuni. Riteniamo sia sbagliato, infatti, continuare a gravare sugli Enti locali, già vessati in maniera non più sostenibile”.

Con la seconda proposta di deliberazione, invece, si istituisce il Gruppo di lavoro sulla Sanità più volte annunciato e mai costituito. “In caso di approvazione” spiega D’Agostino “questo sarebbe costituito da rappresentanti ed esperti nominati dalla maggioranza e dalla minoranza, dal Direttore Generale e dal Direttore Sanitario della Asl, da componenti designati dalle associazioni ed organizzazioni maggiormente rappresentative degli operatori e degli utenti. Il Gruppo di lavoro avrà il compito di formulare proposte per la razionalizzazione e il miglioramento delle strutture e dei servizi sanitari, con particolare riferimento agli atti di programmazione della Regione Abruzzo e della Asl di Teramo”.

All’ordine del giorno, inoltre, l’adesione della Provincia alla campagna “L’Italia sono anch’io”, promossa da 18 associazioni e volta a sostenere innovazioni legislative per il riconoscimento del diritto alla cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia. “Chiediamo al Consiglio di condividere lo spirito di questa iniziativa” ha detto il consigliere Robert Verrocchio “tesa alla promozione dei diritti di uguaglianza previsti dalla nostra Costituzione”.

E poi, ancora, la crisi economica ed il lavoro, “la vera emergenza del nostro territorio” ha aggiunto D’Agostino. “Gli impegni assunti finora sono rimasti lettera morta ed è giunto il momento di fissare degli obiettivi concreti. L’Ordine del Giorno impegna il presidente Catarra a convocare entro 10 giorni l’Osservatorio Provinciale dell’Economia e dello Sviluppo, per concordare con i rappresentanti del mondo delle imprese e del mondo del lavoro un cronoprogramma di iniziative sugli obiettivi di maggiore rilievo. Tra queste, l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, l’attuazione dell’intesa con il Ministero dello Sviluppo sull’area di crisi della Val Vibrata, l’individuazione delle priorità territoriali per l’utilizzo dei fondi Fas”.

Non solo. L’ordine del giorno prevede pure che la Commissione del Consiglio Provinciale elabori un documento programmatico, contenente gli interventi strategici per il territorio provinciale, da proporre alla Regione nell’ambito del Patto per l’Abruzzo.

Ma non mancano iniziative relative ai gravi problemi che attanagliano il comparto della Pesca e l’interrogazione con la quale si chiede di chiarire i criteri utilizzati per l’assegnazione di contributi alle associazioni e agli eventi culturali nel 2011.

“Ci sono casi del tutto paradossali” spiega a proposito la consigliera Rosanna Di Liberatore. “Pensiamo solo ai Comuni montani o a Pineto, dove i fondi sono stati pari a zero, mentre ad Atri, solo per citarne una, su dieci associazioni, nove hanno ottenuto il finanziamento”.

Insomma, il centro sinistra ha in mente un obiettivo ben preciso, che è quello di rilanciare il ruolo di programmazione e di coordinamento della Provincia, “finora azzerato dalla palese inadeguatezza dell’azione della Giunta, e di ristabilire la centralità del Consiglio come luogo del dibattito democratico e delle decisioni politiche. Indipendentemente dal destino delle Province” concludono “è doveroso battersi perché fino al 2014 le funzioni vengano esercitate con autorevolezza e determinazione, nell’interesse generale della comunità”.

 

Marina Serra