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Riserva Borsacchio: incontro pubblico a Giulianova e critiche a Venturoni

Ancora polemiche sul Borsacchio. Gli ambientalisti giuliesi e Rifondazione Comunista organizzano un incontro pubblico a Giulianova per sabato, mentre Cesare D’Alessandro dell’IdV accusa il suo collega Venturoni di voler cancellare tutta la riserva. I due progetti di legge che riguardano la Riserva del Borsacchio saranno discussi il prossimo 6 marzo in consiglio regionale e si riaccende la protesta.

Sabato pomeriggio alle 15:30 i rappresentanti di Rifondazione Comunista, insieme con il Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio, incontreranno i cittadini, nel Centro Socioculturale del quartiere Annunziata a Giulianova. “Un’occasione utile per chiarire con la cittadinanza Giuliese – si legge nella nota – che la Riserva Naturale del Borsacchio anziché essere di ostacolo alla realizzazione del contratto di quartiere dell’Annunziata, può costituire un’opportunità di crescita economica, sociale ed ambientale dell’intero territorio e della sua popolazione”.
Ma la proposta di “cancellare completamente la riserva” presentata dal consigliere del Pdl, Lanfranco Venturoni, ha scatenato l’ira di Cesare D’Alessandro: “Sembra incredibile, ma è vero! All’ordine del giorno della seduta di Commissione regionale fissata per il 6 marzo ci sono ben due proposte di legge che riguardano la riserva del Borsacchio. Neanche l’ultima alluvione, pur avendo messo in ginocchio mezza provincia, viene così “attenzionata” da parte della maggioranza, anzi è proprio passata sotto silenzio”.
Secondo il consigliere dell’IdV “una proposta di legge è stata presentata dal consigliere Venturoni, capogruppo del PdL, il quale (”bando alle chiacchiere” è il suo intercalare preferito) propone tout court di abolirla. Speriamo che non abbia in mente anche di incenerirla! E pensare che durante la campagna elettorale dello scorso anno, a Roseto degli Abruzzi, la destra giurò e spergiurò di essere a favore della riserva. Ma tant’è: “passata la festa, gabbato lo santo”. L’altra proposta è del Consigliere Rabbuffo (FLI) che si limita, usando toni più soft e delicati, a voler compattare il Borsacchio – manco fosse un’auto da demolire – riducendone l’estensione da 1.000 a 314 ettari, poco più di un bonsai. Basta vedere i documenti che sono già presenti sui siti istituzionali della Regione, per rendersi conto dell’accanimento contro una delle pochissime aree verdi superstiti. Sembra di vivere un incubo; ma una realtà ancor più dura dell’incubo dovranno viverla i nostri figli, ai quali giorno dopo giorno la passione “cementificatoria” di questa maggioranza sottrae pezzi del proprio futuro. Noi speriamo che Venturoni rinsavisca e sotterri l’ascia di guerra, perché davvero non vorremmo, pur avendolo aspramente criticato, che fosse ricordato sui nostrani libri di storia come un vero e proprio Attila. L’Italia dei Valori, insieme alle altre forze del centrosinistra, cercherà – ha concluso D’Alessandro – in ogni modo di mantenere intatta l’area del Borsacchio. Per questo daremo battaglia in consiglio regionale”.