Passa a maggioranza l’aumento del 25 per cento della Tari, la tassa sui rifiuti.
Alle 5 del mattino è terminato il Consiglio Comunale che ha discusso anche la mozione della minoranza sulla nomina di Tarcisio Cava a comandante del corpo di polizia municipale. Opposizioni contrarie alla scelta di Cava, che era finito nell’occhio del ciclone per le multe a raffica di qualche anno fa, ma che la maggioranza ha inteso confermare.
Argomento scottante, senza alcun dubbio, l’aumento della Tari che ha acceso un dibattito carico di toni polemici. Un aumento che dovrebbe portare nelle casse dell’Ente circa un milione e mezzo in più. Somma suddivisa in 800mila euro per l’accantonamento, altri 450mila frutto di una scelta politica dell’amministrazione locale per garantire la copertura finanziaria al servizio di spazzamento giornaliero.
“Ci troviamo dinanzi a delle vere e proprie scelte politiche scellerate”, ha commentato l’ex assessore Alessandro Recchiuti, “l’accantonamento di 800mila euro poteva essere evitato. Non esiste alcuna imposizione legislativa in merito. Per quanto riguarda gli altri 450mila euro per il servizio di spazzamento, la stessa maggioranza ha sottolineato che si è trattata di una scelta politica che grava sui bilanci delle famiglie rosetane. Il Partito Democratico non è ormai più credibile. Ed è oltretutto recidivo”.
Il riferimento di Recchiuti è all’allora amministrazione Di Bonaventura quando decise di aumentare del 25 per cento la tassa sui rifiuti per avviare il servizio di raccolta differenziata porta a porta, decollato poi con la Giunta Pavone.
“Noi crediamo che i rosetani non abbiano l’anello al naso”, conclude il capogruppo di Futuro In, “è evidente l’incapacità amministrativa di questa Giunta. Che la smetta di accusare il precedente governo Pavone. Perché nell’ultimo Consiglio Comunale sono apparse evidenti le responsabilità politiche del Pd dinanzi a determinate scelte penalizzante per la comunità di Roseto. Hanno tentato di far ricadere le colpe su di noi. Ma li abbiamo smascherati”.