Roseto, Urbini su Premio Donna 2017: ‘Mortificato da Amministrazione PD’

Roseto degli Abruzzi. ‘Dopo aver cancellato la sfilata di Carnevale ed aver ristretto la manifestazione alla sola festa per i più piccoli all’interno del Palazzetto, anche il “Premio Donna” Città di Roseto degli Abruzzi viene svilito e mortificato dalla Giunta Di Girolamo.

L’evento, nato da un’idea dell’Amministrazione Pavone per valorizzare le nostre “eccellenze rosa” che si sono distinte  nell’ambito della Cultura, dello Spettacolo, dello Sport, del Sociale e nei più disparati ambiti era diventato, negli anni, un appuntamento importante e sentito dai rosetani anche grazie alla cena di beneficenza che, oltre a premiare le vincitrici, permetteva di raccogliere fondi da destinare alle donne meno fortunate, spesso madri di famiglie in difficoltà economica.

Infatti, con l’aiuto e il coinvolgimento di tutte le associazioni presenti sul territorio e della Commissione Pari Opportunità, ogni anno il Premio consentiva donazioni al Banco Alimentare e la distribuzione di buoni spesa a tante famiglie in difficoltà.

Purtroppo però, dopo aver vissuto cinque anni intensi e di crescita, l’attuale Amministrazione ha liquidato il Premio con una semplice cerimonia presso la Sala Consiliare in occasione dell’8 marzo, eliminando proprio l’attesissima cena di beneficenza che costituiva l’ideale trait d’union tra Cultura e Solidarietà che ne era la caratteristica’.

Lo dichiara delusa Maristella Urbini, ex Vice-Sindaco ed Assessore alla Cultura e agli Eventi del Comune di Roseto.

‘Una scelta, quella operata dal Sindaco Sabatino Di Girolamo e dalle Assessore Luciana Di Bartolomeo e Carmelita Bruscia, che francamente si fatica ancora una volta a comprendere tenuto anche conto del fatto che anche questo evento, come la sfilata di Carnevale, era cresciuto negli anni, aveva un costo pari a zero e poteva ormai vantare una “macchina organizzativa” ben rodata.

Il “Premio Donna” era stato apprezzato sin dal suo esordio ed era diventato un autentico punto di riferimento a livello provinciale nelle celebrazioni dell’8 marzo, oltre ad essere la migliore occasione per festeggiare degnamente quelle donne rosetane che si sono particolarmente distinte nella loro vita e nel proprio lavoro, dando lustro alla nostra Città, tanto da diventare un esempio vivente per molte giovani e non solo.

Certo, come per la sfilata del Carnevale, dietro alla serata di beneficenza che ospitava il “Premio Donna” c’era un lungo e certosino lavoro, che iniziava mesi addietro, da parte dell’Amministrazione Pavone tutta, della Cpo e delle associazioni coinvolte, ma il risultato era una serata “magica”, piena di commozione e di significati, che rendeva onore e merito a chi lavora, ogni giorno, per il bene degli altri e per la crescita del nostro territorio oltre a raccogliere fondi da dare in beneficenza, aspetto non secondario.

Dopo il terzo evento perso nel giro di tre mesi credo si possa dire a chiare lettere che, quello lanciato dall’Amministrazione Di Girolamo, è veramente un brutto segnale per il mondo della Cultura e, nel caso del Premio, per tutte le donne, specie per quelle bisognose che quest’anno attenderanno invano la piccola offerta che giungeva da questa manifestazione’, insiste l’ex vicesindaco.

‘Per non parlare poi del ruolo della Commissione Pari Opportunità che, dopo oltre otto mesi di immobilismo, è stata convocata per la prima volta solo martedì 7 marzo per scegliere, finalmente, la sua Presidente, trovandosi così nell’impossibilità di lavorare per le celebrazioni dell’8 marzo e per gli altri eventi correlati.

Auspico da parte del primo cittadino e degli assessorati di riferimento maggiore attenzione e rispetto per quelle manifestazioni messe su’ con tanto lavoro e sacrificio e che, negli anni, hanno permesso di far crescere il nostro territorio.

Queste, che piaccia o no, sono ormai patrimonio della nostra Città a cui non si può e non si deve rinunciare solo per il “vezzo” di qualcuno di voler a tutti i costi cancellare quanto è stato fatto dalla precedente Amministrazione.

Da parte mia continuerò a difendere il mio lavoro e quello dei miei collaboratori e sarò pronta a sottolineare ogni appuntamento mancato, vigilando affinché l’impegno profuso dalla Giunta Pavone nel settore Cultura non venga vanificato’, conclude Urbini.

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