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Controguerra, canoni non ricognitori richiesti dalla Provincia. Sindaco: noi non paghiamo

Controguerra. Non vi paghiamo. E’ sibillino, oltre che perentorio, il tono con il quale il sindaco di Controguerra, Mauro Scarpatonio, scrive alla Provincia di Teramo per comunicare che non saranno pagate le somme per i cosiddetti canoni non ricognitori.

Nel mese di settembre, infatti, l’amministrazione provinciale con l’applicazione del regolamento per la Cosap, ha chiesto a quasi tutte le municipalità il pagamento dei cosiddetti canoni non ricognitori: ossia il pagamento di un canone per l’occupazione del sottosuolo (su strade provinciali) utilizzato dal Comune di Controguerra (ma la cosa riguarda l’intero territorio provinciale) per l’alimentazione elettrica per la pubblica illuminazione. Per il Comune vibratiano, che dovrebbe pagare poco meno di 7.300 euro, non esistono i presupposti giuridici e normativi per l’applicazione del canone di locazione. “ Il potere dell’ente di applicare un canone patrimoniale per l’occupazione di aree private e di suoli stradali in particolari” si legge nella lettera inviata in Provincia, “ trova fondamento nell’articolo 27 del codice della strada. Ebbene, tale disposizione presuppone che l’occupazione sia effettuata nell’ambito dell’attività economica, mentre nella fattispecie si parla di opera pubblica a beneficio della collettività. Per questo motivo, il nostro ente non procederà al pagamento di nessuna somma”. La presa di posizione assunta dal Comune di Controguerra, considerato anche che l’applicazione del canone ha creato parecchi malumori tra le varie municiaplità, potrebbe aprire un fronte comune nei confronti del balzello applicato dalla Provincia.